Mance: tassazione al 5% per tutti i lavoratori dell’ospitalità

Mance: tassazione al 5% per tutti i lavoratori dell'ospitalità- Direzione Hotel
Mance: tassazione al 5% per tutti i lavoratori dell'ospitalità- Direzione Hotel

La recente interpretazione dell’Agenzia delle Entrate porta una ventata di chiarezza e, soprattutto, un notevole beneficio economico per un’ampia fetta di lavoratori nel settore dell’ospitalità.

Una richiesta di parere formulata dal Ministero del Turismo, su istanza di Federalberghi, ha finalmente sciolto un nodo interpretativo cruciale: la tassazione agevolata sulle mance, con aliquota al 5%, non è più un privilegio esclusivo dei dipendenti diretti di hotel e ristoranti.

Ora, anche chi lavora per fornitori esterni ma opera all’interno delle medesime strutture ricettive potrà godere di questo importante vantaggio fiscale. Questa decisione rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento del contributo di tutti coloro che, a vario titolo, concorrono alla qualità del servizio offerto agli ospiti.

La tassazione al 5% per tutti

L’intervento dell’Agenzia delle Entrate ha stabilito un principio fondamentale: l’agevolazione fiscale sulle mance si applica a un perimetro di beneficiari più ampio di quanto inizialmente si potesse interpretare.

Si chiarisce infatti che possono beneficiare dell’aliquota del 5% sia i lavoratori dipendenti direttamente dalle strutture ricettive e dagli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, sia quelli dipendenti di fornitori esterni che operano presso le stesse strutture.

Questa estensione è un riconoscimento tangibile del valore del lavoro svolto da tutto il personale coinvolto nell’erogazione del servizio, indipendentemente dal contratto di lavoro che li lega alla struttura. È una vittoria per la parità e l’equità nel trattamento fiscale di un reddito spesso variabile ma significativo per molti professionisti del settore.

Il plauso di Federalberghi: un riconoscimento al merito collettivo

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha espresso con forza la sua gratitudine al Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, per l’impegno profuso nel perorare gli interessi dei collaboratori del settore. Il presidente ha sottolineato come questa decisione permetterà a numerosi lavoratori di accedere a un’integrazione del reddito di notevole importanza. In effetti, le mance rappresentano spesso una componente rilevante della retribuzione in un settore dove la qualità del servizio è premiata direttamente dal cliente.

Bocca ha inoltre rimarcato la logica ineccepibile dietro questa estensione: “Non c’è dubbio che anche i dipendenti dei fornitori esterni che lavorano in albergo concorrano, insieme ai loro colleghi assunti alle dirette dipendenze della struttura ricettiva, all’erogazione al servizio alla clientela.”

È infatti un dato di fatto che un hotel funziona come un ecosistema complesso, dove addetti alle pulizie, manutentori, specialisti della ristorazione (anche se esternalizzati), o professionisti dei servizi congressuali collaborano strettamente con il personale interno per garantire un’esperienza impeccabile all’ospite.

È quindi giusto che, quando l’ospite riconosce e premia questa sinergia con una mancia, anche questi lavoratori ne siano destinatari e possano beneficiare del regime fiscale agevolato.

Implicazioni pratiche per gli Hotel e i ristoranti

Per gli albergatori e i ristoratori, questa interpretazione chiarisce definitivamente le modalità di gestione e ripartizione delle mance.

Le strutture dovranno ora assicurarsi che i meccanismi di raccolta e distribuzione delle mance tengano conto anche dei dipendenti di ditte esterne che operano stabilmente al loro interno. Ciò potrebbe richiedere un aggiornamento dei regolamenti interni e delle procedure amministrative per garantire la corretta applicazione dell’aliquota del 5% per tutti i lavoratori aventi diritto.

In sintesi, la decisione dell’Agenzia delle Entrate semplifica un quadro normativo complesso e, soprattutto, restituisce valore al lavoro di squadra. Gli hotel e i ristoranti vedono ora riconosciuto l’intero organico che contribuisce al successo della struttura, e i lavoratori beneficiano di un regime fiscale più equo sulle mance.

Questo non solo aumenta il potere d’acquisto dei dipendenti, ma può anche fungere da incentivo per migliorare ulteriormente la qualità del servizio, sapendo che l’impegno di tutti viene premiato in modo trasparente e fiscalmente vantaggioso. Si prospetta, quindi, un futuro più equo e gratificante per tutti i professionisti dell’accoglienza in Italia.

Per maggiori dettagli sulla questione e le posizioni delle associazioni di categoria, è possibile consultare l’approfondimento disponibile sul sito di Confcommercio