Airbnb comunica nuove disposizioni sulla cedolare secca

Airbnb comunica nuove disposizioni sulla cedolare secca- Direzione Hotel
Airbnb comunica nuove disposizioni sulla cedolare secca- Direzione Hotel

Airbnb, in ottemperanza alla normativa fiscale italiana, introdurrà nuove modalità di gestione della ritenuta fiscale del 21%, nota come “cedolare secca”, sui guadagni derivanti da queste attività.

Questa mossa riflette l’obbligo legale di Airbnb di agire come sostituto d’imposta, applicando la ritenuta e versandola direttamente all’Agenzia delle Entrate.

L’obbligo fiscale e le scadenze imminenti

La legge italiana impone ad Airbnb di riscuotere la cedolare secca dai guadagni degli host non professionali. Questo meccanismo assicura che il fisco riceva la sua parte direttamente alla fonte, semplificando il processo per le autorità fiscali.

Di conseguenza, gli host che attualmente gestiscono autonomamente i propri adempimenti fiscali si trovano di fronte a un’importante scadenza. Hanno infatti due settimane di tempo dalla data della comunicazione per fornire ad Airbnb le informazioni necessarie a convalidare la loro esenzione dall’applicazione della ritenuta.

È essenziale che gli host agiscano prontamente per evitare l’applicazione automatica della ritenuta.

Un nuovo passaggio di verifica richiesto agli Host

A partire dal 15 luglio, Airbnb ha iniziato a inviare comunicazioni proprio per un ulteriore passaggio di verifica e un aggiornamento richiesto a tutti gli host.

In pratica, Airbnb sta chiedendo nuovamente conferma dell’effettivo dovere di applicazione della cedolare secca sui guadagni. Questo è un ulteriore controllo che richiede agli host di aggiornare il proprio profilo, fornendo specifiche informazioni per dichiarare se vogliono provvedere autonomamente al pagamento (ad esempio, perché hanno Partita IVA o offrono servizi aggiuntivi).

Anche se la legge è in vigore da inizio anno, questa è la fase in cui Airbnb sta attivamente richiedendo a tutti gli host di aggiornare il proprio profilo entro due settimane, per capire chi rientra nei casi di esenzione e chi, in mancanza di risposta, vedrà applicata automaticamente la ritenuta.

È essenziale che gli host agiscano prontamente per evitare l’applicazione automatica della ritenuta.

Criteri di esenzione e documentazione richiesta

Per gli host che desiderano evitare l’applicazione automatica della ritenuta del 21%, Airbnb richiederà la presentazione di specifiche informazioni che attestino la loro esclusione dall’obbligo. Tra i dati fondamentali che verranno richiesti, vi è la conferma del proprio numero di partita IVA.

Questo elemento è cruciale per identificare gli host che operano con un regime fiscale diverso, tipico di chi svolge l’attività in maniera professionale o semi-professionale. In aggiunta, gli host potrebbero dover confermare l’offerta di servizi aggiuntivi, come la somministrazione di pasti o altre prestazioni alberghiere.

La presenza di questi servizi, infatti, può qualificare l’attività come un’attività ricettiva più complessa, esulando dalla semplice locazione breve e ricadendo in un regime fiscale differente.

Le conseguenze del mancato riscontro

La tempistica è un fattore determinante in questo nuovo scenario. Gli host che non forniranno le informazioni richieste entro il termine stabilito vedranno Airbnb applicare automaticamente la ritenuta del 21% sui loro guadagni. Questa procedura automatica mira a garantire la conformità fiscale e solleva Airbnb dall’onere di ulteriori verifiche in assenza di un riscontro da parte dell’host.

È pertanto nell’interesse di ogni host verificare la propria posizione e fornire tempestivamente la documentazione necessaria per mantenere il controllo sulla gestione delle proprie tasse. La mancata azione comporterà una riduzione diretta dei proventi percepiti dalle locazioni brevi.

Quali sono le implicazioni per gli Host italiani

Queste nuove disposizioni sottolineano l’importanza per gli host di essere sempre aggiornati sulle normative fiscali che regolano la loro attività. Sebbene la gestione della cedolare secca possa sembrare un compito gravoso, il rispetto delle normative è fondamentale per evitare future complicazioni con l’Agenzia delle Entrate.

Gli host che si trovano in dubbio sulle proprie responsabilità fiscali dovrebbero considerare di consultare un commercialista o un esperto fiscale per assicurarsi di essere in piena conformità. Airbnb, da parte sua, resta a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti, ma la responsabilità di agire proattivamente ricade sugli host.

E’ consigliabile per gli host devono, quindi, monitorare attentamente le comunicazioni di Airbnb sulle ritenute fiscali e prepararsi ad adempiere a queste nuove disposizioni in modo tempestivo ed efficace.