Nel sud dell’Italia, sulla costa adriatica, si trova la piccola città fiabesca di Alberobello. Il suo nome deriva dalle parole latine “arbor” e “bellum”, che si traducono in “albero” e “guerra”. Nell’antichità, infatti, sul sito crescevano dei querceti, utilizzati per la produzione di affidabili meccanismi militari.
Oggi, una visita a questa cittadina in provincia di Bari non offre solo l’immancabile abbronzatura del Sud Italia, ma anche una ricchezza di esperienze. Una gita qui può essere un momento indimenticabile del vostro viaggio.
Incredibile città delle insolite case
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Questo piccolo paese, situato lontano dalle affollate rotte turistiche, ha qualcosa di straordinario e addirittura fiabesco. Le antiche stradine sono fiancheggiate da piccole case imbiancate con alti tetti a forma di cono in pietra calcarea: sono i famosi Trulli.
In breve, la loro storia è questa. Nella seconda metà del XVII secolo, il conte aragonese Giangirolamo II Acquaviva ordinò ai contadini di costruire case che potessero essere smontate rapidamente e facilmente. Questo stratagemma offriva l’opportunità di eludere l’imposta sulla proprietà imposta dal Regno di Napoli ai vassalli nei territori subordinati. Le capanne costruite in questo modo potevano essere smontate estraendo una sola pietra dalla muratura, come un castello di carte. Non appena Acquaviva veniva informato di un’imminente ispezione, interi villaggi scomparivano come per magia.
L’unica fonte di luce era il foro d’ingresso. I trulli erano spesso raggruppati in una struttura a carrozza o a nido d’ape. Il colore bianco delle pareti esterne, oltre alla loro funzione protettiva dal caldo estivo, li rende particolarmente attraenti. Non è un caso che Alberobello sia diventato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1996.
Quando visitarla?
La stagione turistica di Alberobello inizia ad aprile e termina a fine ottobre. In questo periodo la città ospita numerosi festival musicali, concerti di artisti famosi, gruppi teatrali e persino serate di poesia.
È bene ricordare che, come in ogni altro luogo, i prezzi sono molto più alti durante la stagione. Pertanto, per i turisti con un budget limitato è meglio esplorare la storia dei Trulli in bassa stagione. Anche la scheda SIM digitale da Yesim.app, che consente un accesso costante alla connessione telefonica e a internet indipendentemente dalla posizione, può aiutare a risparmiare..
Vale sicuramente la pena di trascorrere 1-2 notti in questa favolosa città.
Come arrivare?
Il centro abitato più vicino da cui è possibile raggiungere Alberobello è Bari. Il treno dalla stazione ferroviaria parte ogni ora e costa 5 euro. È possibile prenotare il biglietto del treno in anticipo online o acquistarlo sul posto. Il viaggio dura 1,5-2 ore. Dalla stazione di arrivo è possibile raggiungere a piedi il centro della città con le sue attrazioni in 15 minuti.
Se avete intenzione di viaggiare in Italia in auto con una SIM virtuale, allora conviene partire dall’aeroporto di Bari. In questo caso, il viaggio durerà circa un’ora e la strada passerà per Conversano, Locorotondo e Martina Franca. Attraversandole, potrete almeno dare un’occhiata alle loro attrazioni.
Un’esperienza da non perdere ad Alberobello
Percorrere a piedi la parte occidentale della città
Strade strette fiancheggiate da case bianche quasi identiche con tetti a forma di cono: questa architettura si trova solo ad Alberobello. A prima vista può sembrare che le case siano tutte uguali. Tuttavia, il viaggiatore attento noterà sicuramente le differenze durante una visita a piedi.
Dirigetevi verso la parte orientale di Alberobello
La collina orientale è nota per la sua architettura più moderna. I turisti vengono qui per una passeggiata lungo Corso Vittorio Emanuele, che è fiancheggiato da un gran numero di negozi, negozi di souvenir, caffè e ristoranti. Sempre in questa zona della città è possibile visitare la famosa Chiesa di Cosma e Damiano, che ospita frammenti delle reliquie dei santi patroni di Alberobello.
Visitare il Museo Sovrano
Il Trullo Sovrano è una delle case più grandi che oggi ospita un museo. La leggenda vuole che questo trullo sia stato costruito dalla famiglia Cataldo Perta nel XVIII secolo. Oggi i visitatori hanno la possibilità di vedere l’interno della casa, apprezzare gli interni e percepire l’atmosfera che si è conservata immutata.
Visita al Santuario di Sant’Antonio
È uno degli edifici più belli della città, realizzato in stile trullo. Con la sua forma a bambola, la facciata bianca come la neve, le cappelle con tetti originali e una torre con campanile, il tempio ha un aspetto molto particolare. Insieme alla cupola, la sua altezza raggiunge i 21 metri: è l’edificio a traliccio più alto della città. All’interno, il tempio colpisce per la sua semplicità e per i suoi dettagli interessanti: sculture di santi, affreschi, installazioni in rame e un supporto per la Bibbia fuso.
Degustare un vino unico all’enoteca
Il segreto dell’esclusivo vino del Sud sta nei vigneti. L’uva raccolta da vecchie vigne è considerata più dolce e saporita, quindi è molto più apprezzata. Il vino non viene aggiunto zucchero e viene prodotto secondo una ricetta speciale. Il costo di una bottiglia è piuttosto elevato, poiché i vecchi vigneti stanno gradualmente morendo, ma il gusto del vino ne vale sicuramente la pena.
Cenare in un ristorante di trulli
In città ci sono diversi locali di questo tipo, ognuno bello a modo suo. Naturalmente, il punto forte di questi ristoranti è l’atmosfera. La maggior parte di essi immerge gli ospiti nel Medioevo e regala loro emozioni uniche. Il costo di un pasto può essere un po’ alto, ma i sapori sono di altissimo livello.