Aprire un Airbnb e guadagnare affittando a viaggiatori

Aprire un Airbnb e guadagnare affittando a viaggiatori

Airbnb è la piattaforma per eccellenza che permette a chi è in possesso di una o più stanze nella propria abitazione o di una seconda casa di affittarle a turisti e viaggiatori. Aprire un Airbnb è facile e sicuro: si tratta di accordi tra privati. Tra un host, cioè chi affitta, e chi desidera passare le proprie vacanze e soggiorni in una proprietà alternativa rispetto ad un hotel. 

Non occorre essere in possesso di requisiti particolari per iscriversi come host su Airbnb.

E’ sufficiente disporre di un appartamento, una casa o una stanza da poter affittare. Dopo aver ottenuto i permessi regionali, si avrà così la possibilità di guadagnare denaro extra. Una volta che ci si registra sul sito come host compilando tutti i campi richiesti, creare un annuncio è gratis ed è qui che un host deve cercare di attirare l’attenzione degli utenti il più possibile.

Come creare un annuncio su Airbnb?

Descrivere nei dettagli e nei particolari l’alloggio aggiungendo foto e presentandolo nel migliore dei modi. E’ sicuramente importante per differenziarsi da altri host che operano nella stessa area geografica.

Airbnb mette in contatto host con potenziali ospiti tramite la piattaforma e permette di scambiarsi messaggi per concordarsi sulla disponibilità prima del loro arrivo.

Altro aspetto da non trascurare assolutamente è la pulizia come anche offrire asciugamani e accessori per la cura personale e l’accesso al wi-fi.

Le prospettive di guadagno variano a seconda della località; se la proprietà si trova in zone turistiche, città d’arte ed in posizioni privilegiate molto probabilmente si avranno maggiori richieste. Ma anche dare originalità e personalità nell’arredamento sembrano funzionare per aumentare la domanda ed i profitti.

Airbnb consiglia un prezzo basato sui criteri scelti dall’host ma è l’host stesso a decidere il prezzo a cui affittare e a stabilire tariffe a notte, a settimana o mensili.

Gli ospiti pagano su Airbnb prima del loro arrivo e l’host riceve l’importo dopo il check-in tramite PayPal, deposito diretto o bonifico internazionale.

Airbnb trattiene tra il 3% e il 5% di commissione; l’host deve inoltre sottrarre il 21% per il pagamento della cedolare secca alla Agenzia delle Entrate e pagare l’eventuale tassa di soggiorno. 

Per quanto riguarda la sicurezza, Airbnb verifica informazioni di host e ospiti e gli host hanno diritto a richiedere agli ospiti un documento di identità ufficiale al momento del check-in. Airbnb offre alla proprietà una copertura massima di 800 mila euro in caso di danni e una assicurazione di pari importo a tutela degli ospiti in caso di incidenti.

Bisogna precisare che in ogni caso un host deve attenersi alle leggi locali in materia di affitto di immobili; in quasi tutte le città infatti è necessario ottenere un permesso o una licenza rilasciata dal comune prima di poter pubblicare un annuncio oppure è addirittura vietato affittare per brevi periodi e il non rispetto di queste norme comporta delle sanzioni.

Tutte le informazioni relative ai permessi sono reperibili presso gli sportelli SUAP del proprio comune di residenza.

Gli aggiornamenti di Airbnb sono in continua evoluzione, consulta cosa è cambiato.