Bando per il sostegno delle imprese ricettive

Bando per il sostegno alle imprese ricettive

Il bando per il sostegno delle imprese ricettive si propone di rivitalizzare la competitività economica locale rispetto alla domanda attuale e potenziale. L’avviso intende farlo attraverso standard di qualità condivisi e “certificati”.
Il Bando si pone l’obiettivo di ritrovare, sviluppare e rinnovare il benessere attraverso la conoscenza e il rinnovamento dei territori abbandonati. Saranno favorite azioni volte a
custodire e preservare il patrimonio enogastronomico, culturale e naturale, nonché di contrasto al fenomeno dello spopolamento.
Tale situazione, già estremamente delicata, è stata ulteriormente aggravata dall’emergenza del Covid-19.

L’importo complessivo stanziato per questo bando è di € 600.000,00. I beneficiari dell’avviso sono micro piccole e medie imprese (MPMI), aventi sede operativa nel territorio dell’Area Interna “Ascoli Piceno”. Si tenga presente che i beneficiari in forma singola, appartenenti al comparto del turismo, dovranno esercitare attività economica
principale o secondaria rientrante nell’Elenco delle attività ammissibili di cui all’Appendice A.

 

Bando per il sostegno delle imprese ricettive: i requisiti

 

Possono beneficiare le imprese che al momento della presentazione della domanda siano proprietarie dell’immobile sul quale viene effettuato l’intervento. Inoltre, potranno presentare l’istanza anche se risultano in qualità di gestore della proprietà. Si potrà presentare domanda pure nel caso in cui l’impresa che non possegga l’intera proprietà dell’immobile, purché in presenza di apposita liberatoria sottoscritta dagli altri proprietari fino al raggiungimento del 100% delle quote di proprietà dell’immobile.
Nel caso della gestione, invece, il soggetto gestore deve essere autorizzato alla presentazione della domanda dal proprietario dell’immobile (o dai proprietari del 100% dell’immobile), che ne assume in solido le responsabilità e gli obblighi previsti dal
bando sottoscrivendo apposita liberatoria.

Le aziende devono essere iscritte nel Registro delle Imprese e/o nel Repertorio Economico Amministrativo presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) territorialmente competente. Non devono trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, ecc., oltre a essere in regola con la normativa in materia di aiuti di Stato e in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, rispettare quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro e dalla normativa antimafia.

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