Il Decreto “Cura Italia” ha previsto per il mese di maggio un bonus di 1000 euro ai lavoratori del settore turistico e termale.
Il Bonus di 600 euro, secondo l’articolo 29 del Decreto, è stato erogato per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.
I beneficiari di questo bonus, dovevano avere tra i requisiti la cessazione del rapporto di lavoro tra il 1°gennaio 2019 e il 17 marzo 2020.
Un’ulteriore condizione era la non percezione di pensione o di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo 2020.
Il “Cura Italia” prevede per il mese di aprile, agli stessi beneficiari, il rinnovo del bonus.
Tuttavia, un nuovo decreto, rinnova questa indennità con un’ulteriore inclusione.
Tale inclusione, prevede tra i percettori del bonus anche i lavoratori di somministrazione impiegati presso imprese utilizzatrici del settore turistico e termale.
Essi, devono aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo dal 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto.
Anche in questo caso, i percettori non devono risultare titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente o di NASpI, al momento dell’entrata in vigore del Decreto.
Per quanto riguarda il mese di maggio 2020, il bonus previsto salirà a 1000 euro. Esso sarà previsto solo per i lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che avranno cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto.
Come già detto, non si deve essere beneficiari di pensione né avere un rapporto di lavoro dipendente o di NASpI. Anche per il mese di maggio, come per quello di aprile, il bonus, con le stesse incompatibilità, verrà riconosciuto ai lavoratori in somministrazione impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore turistico.
Essi, devono aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel suddetto periodo.