Host d’Italia e Europa denunciano il mancato accredito della piattaforma
La piattaforma Booking.com blocca i pagamenti ad alcuni esercenti nel mondo ed esplode il caso: Cosa sta succedendo? Host d’Italia e Europa denunciano il mancato accredito del numero uno dei portali di prenotazione, da diversi mesi e senza dare risposte chiare sulla mancata erogazione, né sulle tempistiche di questo disagio.
La traversia è cominciata a luglio, quando, nell’extranet di Booking.com riservato agli host, è apparso l’avviso: «Stiamo eseguendo interventi di manutenzione al nostro sistema finanziario dal 1° all’ 11 luglio 2023. Durante questo periodo alcuni dei nostri servizi finanziari subiranno ritardi».
Passato questo periodo però, diversi esercenti hanno continuato a vedere i loro conti vuoti e si sono rivolti all’ Associazione Europea Consumatori Indipendenti, che ha presentato un esposto all’ Antitrust.
Si parla di cifre che vanno da poche centinaia a migliaia di euro, numeri che rischiano di mandare in malora più di qualche attività che non riesce ad adempiere alle spese delle strutture.
La posizione di Booking.com
Booking.com, in un’intervista al Corriere della Sera, esprime la sua posizione sulla vicenda:
«All’inizio dell’estate abbiamo comunicato ai nostri partner che avremmo intrapreso la manutenzione necessaria del nostro sistema finanziario e che ciò avrebbe comportato uno slittamento dei pagamenti. Ad oggi possiamo dire che per la maggior parte dei nostri partner, i pagamenti sono ripresi normalmente. Purtroppo per alcuni di loro sono sopraggiunti problemi tecnici inaspettati, che hanno causato ritardi nella liquidazione dei saldi. Siamo molto dispiaciuti per gli inconvenienti che ciò sta causando ad una minoranza di partner. Booking.com sta lavorando con estremo impegno alla risoluzione di ogni involontario problema tecnico».
Il quotidiano britannico The Guardian, ha posto diverse domande alla piattaforma in merito a quanto accaduto, ma l’azienda ha rifiutato di rispondere e ha fatto sapere tramite un comunicato che si sforza di « supportare ciascuno dei nostri partner ricettivi nel miglior modo possibile, e comprende appieno l’importanza di elaborare i pagamenti in tempo». «Ci dispiace molto per il ritardo che alcuni dei nostri partner hanno subito recentemente nei pagamenti, e possiamo confermare che la maggior parte di loro ha ora ricevuto quanto gli spettava. I nostri partner sono stati informati in anticipo che ci sarebbe stata una sessione di manutenzione dei sistemi su scala globale e di un previsto un ritardo nei pagamenti. Tuttavia, una piccola parte di essi è stata colpita da un problema tecnico protratto, che è già stato segnalato ed è trattato con carattere di urgenza».
L’esposto all’ Antitrust
Molti albergatori preoccupati sull’evoluzione della vicenda si sono rivolti all’ Associazione Europea Consumatori Indipendenti, il presidente Ivan Marinelli a tal proposito ha dichiarato: «Abbiamo aperto circa una trentina di pratiche, con le quali a inizio settembre abbiamo presentato un esposto all’Antitrust in Italia. Per il momento non abbiamo avuto nessun riscontro, ma la questione è ancora acerba. Infatti, stiamo valutando se integrare con ulteriori dettagli, per da quel momento in poi stanno arrivando sempre più segnalazioni. Alcune anche di gestori che avvertono che non si tratta della prima esperienza di questo tipo».
Tanti host, per fronteggiare il disagio, hanno dovuto cambiare il metodo di pagamento dando come unica opzione il saldo in struttura in modo da evitare il pagamento delle commissioni alla piattaforma, procedura che comunque non ha risparmiato loro problemi con i clienti, che inconsapevoli della vicenda spesso disdicono per poca fiducia nei confronti delle strutture.