Booking.com è un colosso olandese noto in tutto il mondo. Chiunque abbia una struttura ricettiva deve pubblicarla sul portale, per acquisire una notevole visibilità. Non solo. Il leader nel settore delle prenotazioni online permette ai titolari di strutture alberghiere di raggiungere clienti che vivono in tutto il globo, purché ci sia una connessione a internet e un computer. Una novità recente è che booking.com propone nuove clausole generali agli utenti.
Oltre a farsi trovare dai clienti, è possibile ricevere anche una votazione della qualità del servizio e ottenere recensioni direttamente dai clienti.
Forte della posizione di mercato che l’azienda ha saputo conquistare, Booking.com ha introdotto nuove clausole generali per contrastare il fenomeno del bypassaggio del portale da parte dei viaggiatori. Il malcostume è nato proprio in seno alle strutture ricettive: l’albergatore, infatti, ha iniziato a proporre al potenziale cliente di effettuare la prenotazione direttamente dal sito dell’albergo, a fronte di uno sconto sul prezzo del soggiorno.
Booking.com propone nuove clausole generali
Per risolvere il problema, con una strategia, Booking paga una parte del soggiorno.
Il viaggiatore è invogliato a prenotare sul sito olandese perché l’azienda paga una parte del costo del soggiorno al cliente.
Per il titolare della struttura alberghiera, invece, non cambia nulla sul piano operativo. L’albergo riceverà il bonifico totale, che verrà predisposto da Booking.com per l’importo complessivo.
Booking sa che i clienti tendono a scavalcarlo, chiamando direttamente l’albergo. Inoltre negli ultimi anni si è diffusa la consuetudine di usarlo perlopiù per pubblicizzare l’hotel o il bed & breakfast e così via. Il cliente chiama, chiedendo lo sconto del 20%, oppure chiedendo semplicemente che prezzo riesce ad ottenere se si esclude l’intermediario. Ormai la prassi del cliente è ben chiara a Booking. Con questa nuova policy, il cliente spende di meno perché Booking lo sconta. Le strutture, per contro, continuano a pagare le stesse commissioni sul prezzo fissato dall’albergatore.
Questa nuova strategie non è attiva a tutte le strutture registrate.
