Un fronte comune contro le pratiche scorrette
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Questa iniziativa legale è il risultato di una mobilitazione senza precedenti, sostenuta da Federalberghi, HOTREC e da oltre 30 associazioni alberghiere nazionali.
L’obiettivo è chiaro: aiutare gli hotel a recuperare le perdite accumulate a causa delle clausole di parità tariffaria (o parity rate). Queste clausole, secondo la storica sentenza C-264/23 del 19 settembre 2024 della Corte di Giustizia Europea, hanno violato il diritto della concorrenza dell’Unione Europea. La sentenza ha rappresentato una svolta fondamentale, fornendo una solida base giuridica per l’azione collettiva e confermando che le pratiche di Booking.com erano ingiuste e dannose per il mercato.
La vasta partecipazione a questa class action non è solo una richiesta di risarcimento, ma anche un segnale forte e unificato che il settore alberghiero non tollererà più l’imposizione di condizioni ingiuste da parte dei giganti del digitale. Il coinvolgimento di così tante associazioni nazionali dimostra che la questione delle clausole di parità tariffaria ha avuto un impatto su tutto il continente, danneggiando la concorrenza e limitando la libertà di gestione degli albergatori.
La voce degli albergatori: un appello all’azione
Nucara, direttore generale di Federalberghi, ha espresso con forza il sentimento che anima il settore: “Gli albergatori europei soffrono da tempo di condizioni ingiuste e costi eccessivi. Ora è il momento di unirsi e chiedere giustizia.
Questa iniziativa invia un messaggio chiaro: le pratiche abusive nel mercato digitale non saranno più tollerate dal settore alberghiero in Europa”. Le sue parole risuonano come un appello all’unità, sottolineando l’importanza di agire insieme per difendere gli interessi di una categoria che costituisce una parte vitale dell’economia turistica europea.
La sua dichiarazione riflette la frustrazione di anni di vincoli e costi elevati, offrendo finalmente una via per ottenere un risarcimento e per stabilire un precedente importante.
Partecipazione semplice e senza rischi
L’azione legale è coordinata dalla fondazione Hotel Claims Alliance, con il supporto di un team internazionale di legali ed economisti specializzati in diritto della concorrenza.
Grazie al finanziamento di alcuni fondi specializzati, la partecipazione alla class action è stata resa completamente gratuita e senza rischi per gli hotel. Questa struttura permette anche alle piccole e medie imprese di unirsi alla causa senza preoccupazioni finanziarie, democratizzando l’accesso alla giustizia e garantendo che tutti possano far sentire la propria voce. In questo modo, gli albergatori possono concentrarsi sulla gestione delle loro attività, sapendo che gli aspetti legali e finanziari sono gestiti da esperti.
La proroga della scadenza rappresenta, quindi, un’occasione imperdibile per gli albergatori che desiderano far valere i propri diritti e ottenere il giusto risarcimento, contribuendo a plasmare un mercato più equo e trasparente.
Gli albergatori, che hanno intenzione di richiedere il proprio risarcimento contro Booking.com, possono registrarsi inserendo i propri dati e aderire all’azione legale tramite la piattaforma dedicata














