Una delle scelte più difficili che ti troverai ad affrontare in qualità di gestore di una struttura ricettiva è scegliere il prezzo di vendita delle tue stanze.
Questa scelta è una delle più importanti poiché se metterai in vendita la tua camera a un prezzo troppo alto, molto probabilmente, i tuoi clienti sceglieranno un’ altra struttura; per contro, se stabilirai un prezzo di vendita troppo basso i potenziali clienti potrebbero pensare che la tua struttura sia di qualità inferiore.
Ecco perché nel prendere una decisione così importante dovrai tener conto di alcuni fattori importanti, primo fra questi i costi che tu per primo dovrai sostenere per mettere in vendita una stanza e la cosiddetta Bottom rate.
Costi fissi, variabili e la bottom rate
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Per prima cosa chiediti: “qual’è il costo che devo sostenere per poter mettere in vendita una camera?
Per rispondere a questa domanda devi tenere conto di due aspetti principali: i costi fissi e i costi variabili.
Come ben sai, i costi fissi comprendono tutti quei costi che tu albergatore sosterrai indipendente dalla vendita della stanza.
I costi variabili, invece, detti anche marginali, includono quei costi che sosterrai solo nel momento in cui venderai effettivamente una camera come, ad esempio, il sevizio di lavanderia, le spese per il kit di cortesia, ecc …
Inoltre, un altro fattore a cui prestare attenzione è la durata media dei pernottamenti, questo perché più i pernottamenti sono lunghi e maggiori sono i costi che dovrai sostenere; basti pensare al servizio di lavanderia il cui costo cambia in base al numero di notti in cui il cliente pernotta.
Prestando attenzione a questi aspetti possiamo avere un quadro ben preciso del prezzo base a cui vendere la stanza.
Infine, per evitare di commettere un errore puoi affidarti a un semplice calcolo matematico conosciuto da tutti come la Bottom rate, ovvero il prezzo minimo oltre il quale non devi mai scendere quando vendi una camera.
Far questo è molto semplice. Basta sommare tutti i costi fissi e dividerli per il numero di giorni in cui la struttura rimane aperta in un anno. Infine, dovrai dividere il risultato ottenuto per il numero di camere a disposizione.
Tuttavia, per avere un quadro più completo è bene soffermarsi anche su altri aspetti; nel prossimo paragrafo esamineremo altre tre aspetti di cui dovrai tener conto per stabilire un giusto prezzo di vendita.
Presta attenzione a questi tre aspetti:
Una volta stabilito il prezzo minimo sotto il quale non dobbiamo mai scendere quando vendiamo una camera, dovrai stabilire con esattezza a quanto venderai le camere del tuo hotel o del tuo bed and breakfast.
Nel prendere questa decisione puoi tenere conto di questi tre fattori:
> La concorrenza. Se nella tua città ci sono tante strutture ricettive potrebbe essere saggio non vendere una camera a un prezzo troppo alto poiché i clienti potrebbero scegliere un’ altra struttura. Se invece nella tua città non ci sono altre strutture alberghiere o ce ne sono poche puoi scegliere di alzare il prezzo della camera;
> La stagione. Come ben sai, un anno si divide in alta stagione e bassa stagione. Nei periodi di alta stagione e durante feste e eventi che si tengono nella tua città puoi decidere di vendere le camere della tua struttura a un prezzo più alto, poiché i potenziali clienti saranno disposti a pagare di più per una vacanza; nei periodi di bassa stagione, invece, dovrai vendere la tua camera a una tariffa più bassa perché chi va in vacanza in questo periodo dell’ anno lo fa principalmente per risparmiare.
> Servizi offerti. Molti albergatori e gestori di strutture ricettive mettono a disposizione dei clienti servizi aggiuntivi come, ad esempio, vasca idromassaggio in camera, centri benessere e palestre o guide turistiche. In questo caso la tariffa della camera può essere alzata in proporzione al servizio offerto.
Tenendo conto di tutti questi fattori, sarai in grado di stabilire un giusto prezzo di vendita che ti permetta di avere sempre un numero alto di camere vendute.
