Consulenti alberghieri d’Italia la parola a Giorgia Martinucci

Consulenti alberghieri d'Italia la parola a Giorgia Martinucci
Consulenti alberghieri d'Italia la parola a Giorgia Martinucci

Consulenti alberghieri d’Italia la parola a Giorgia Martinucci

Per la nostra rubrica Consulenti alberghieri d’Italia oggi diamo la parola a Giorgia Martinucci. Se sei un albergatore, segui i consigli dei nostri consulenti per migliorare la tua attività.

Parlaci di te e della tua attività 

Come consulente, affianco imprenditori turistici che lavorano ogni giorno con passione e voglia di fare la differenza. Insieme troviamo il modo per comunicare la loro offerta, farsi trovare dalle persone giuste ed essere riconoscibili e apprezzati.

Com’è nata la tua attività?

Ho vissuto a Londra per diversi anni e lì ho avuto l’opportunità di lavorare su grandi progetti per importanti brand dell’hôtellerie internazionale, quando ancora ero impiegata in un’agenzia di comunicazione. Dopo la conclusione di uno di questi progetti ho capito che era arrivato il momento giusto per mettermi in proprio e concentrarmi principalmente su questo settore . Una volta tornata in Italia ho continuato in questa direzione.

Cosa consigli agli albergatori che vogliono migliorare la loro attività/struttura?

Se si tratta di una piccola attività, dove i titolari gestiscono tutto in prima persona e principalmente da soli, il mio consiglio più sincero è quello di capire cosa si vuole veramente. Lasciate perdere il sentito dire, gli algoritmi, big data e tutto il resto.
Ascoltatevi davvero e capite come volete lavorare. Parte tutto da lì. Come consulenti possiamo consigliare migliaia di cose, ma solo l’1% probabilmente sono adatte a voi. Insieme possiamo individuare quali, ma avere le idee chiare su questo fronte è essenziale.
Per le attività più grandi, con tanti dipendenti, le considerazioni da fare sono diverse, ma anche in questo caso consiglio di non farsi abbagliare da novità spesso superflue e concentrarsi davvero nel capire cosa serve all’ospite, alle volte anche un semplice cartello in più può aiutare.
Non so perché, spesso si pensa che basti spendere una grossa cifra per soddisfare gli ospiti, ma la mia esperienza nel lavorare con hotel di lusso mi insegna il contrario, le esperienze più magiche sono le più semplici, come una serata a vedere le stelle sulla terrazza con un membro dello staff che racconta fatti e leggende, un’idea che ha costi bassissimi.

Cosa consigli a chi sta per aprire una struttura ricettiva?

Di trovare la propria unicità. Che non significa necessariamente fare qualcosa di stravagante tanto per farlo, si può essere unici anche proponendo un’offerta ordinaria, mancante nel contesto in cui la si offre, ma ci si deve distinguere. Dopo, tutto il resto è in discesa, o quasi!

Come possono collaborare con te le strutture ricettive per migliorare la loro attività?

Questa è una delle differenze che ho trovato in Italia rispetto ad altri paesi, dove invece si fa molto squadra a livello locale perché le attività hanno capito che così ci si guadagna tutti. Qui non sfruttiamo abbastanza questa possibilità, che ci permette di fare pressione sulle istituzioni, che sappiamo essere spesso carenti o colmare le loro lacune, organizzando eventi a livello locale che danno visibilità alla zona.
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