Contributo di soggiorno: aumento record a Roma

Fino a dieci euro a persona, la Capitale è la città con tariffa turistica più alta

 

Il 17 luglio 2023, il comune di Roma ha emesso una delibera che manda la Capitale in prima posizione come città con la tariffa turistica più alta d’Italia, fino a dieci euro al giorno per persona.

Aumento record delle tariffe del contributo di soggiorno, +71% sulle case vacanza e +100% per gli affittacamere, poco meglio per gli alberghi con aumenti dal 25 al 66%. 

Gli ospiti di un hotel di lusso adesso, si troveranno a pagare un contributo individuale di dieci euro al giorno, sei euro invece per chi sceglie bed and breakfast, case vacanza, affittacamere o locazioni turistiche, e sette euro per gli affittacamere di prima categoria.

Prezzo in salita anche per circuiti religiosi, agriturismi, country house e residenze turistico-alberghiere, con tariffa giornaliera di sei euro.

 

Aumenti già questo autunno, si parte a Ottobre 2023

Gli aumenti sono previsti già per l’autunno, si parte con le nuove tariffe il 1 Ottobre 2023 come sottolineato nell’ ultimo comunicato stampa di ALBAA con la  Deliberazione di giunta n.255.

Alcune piattaforme, come Booking.com, si sono già attivate nella modifica dell’importo del contributo di soggiorno, per tutte quelle prenotazioni effettuate prima della delibera invece, è consigliabile rivolgersi al servizio clienti delle piattaforme.

 

Comitato Albergatori Romani: “decisione ingiustificata, inaccettabile e non praticabile”

Il Comitato Albergatori Romani è profondamente indignato e amareggiato di fronte a questi aumenti che potrebbero seriamente compromettere la stagione turistica, dopo un difficile periodo di pandemia che sono faticosamente riusciti a superare:

“Una decisione ingiustificata,inaccettabile e non praticabile”, “in una città in cui dilaga la sporcizia e il degrado anche nei luoghi di maggior interesse come il Colosseo. Senza fissa dimora e borseggiatori ovunque, verde pubblico ingiallito dalla mancanza di irrigazione, siti archeologici mal tenuti e servizio di trasporto pubblico inqualificabile tra guasti continui ai mezzi e alle linee”.

Il presidente Giuseppe Roscioli ha infatti definito assolutamente insensato tale atteggiamento: “Da un anno a questa parte il turismo di Roma è tornato a creare occupazione, PIL e indotto superando ogni competitor anche in ragione dell’eccezionale sforzo dell’Assessore Onorato, teso a riportare in città concerti ed eventi di ogni tipo ed enorme richiamo: che senso ha vanificare tutto questo lavoro con un’iniziativa che toglie nuovamente competitività alla nostra città sul mercato nazionale ed internazionale? Un circolo virtuoso viene tramutato in vizioso per cieche ragioni di bilancio, ma nei fatti sarà l’intera cittadinanza a pagarne lo scotto. Mentre tutto il mondo parla della nostra mancanza di servizi – dalla raccolta rifiuti, alla carenza di mezzi pubblici, alla mancanza di taxi – diventiamo leader in Europa per la tassazione ai turisti: sommando al contributo di soggiorno la tassa sui bus turistici, che da sola vale già milioni di euro, prendiamo infatti sotto forma di tributi dalle tasche dei nostri visitatori l’equivalente del 20% circa del PIL che produce il settore a Roma”.

A tal proposito il Comitato Albergatori Romani ha chiesto un incontro col sindaco Roberto Gualtiero, l’assessore al turismo Alessandro Onorato e l’assessora al bilancio Silvia Scozzese.