Bando Turismo Eco-Sociale FUNT Campania: come ottenere il 75% a fondo perduto

Bando Turismo Eco-Sociale FUNT Campania: Come ottenere il 75% a fondo perduto - Direzione Hotel
Bando Turismo Eco-Sociale FUNT Campania: Come ottenere il 75% a fondo perduto - Direzione Hotel

Il Contributo FUNT “Turismo eco-sociale” in Campania permette alle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) ricettive di ottenere fino al 75% a fondo perduto per progetti di sostenibilità, accessibilità e nuove tecnologie.

Per ottenerlo, è cruciale presentare domanda tra il 01/12/2025 e il 30/01/2026 sulla piattaforma digitale regionale.


Cos’è il Bando “Turismo eco-sociale” e perché è imperdibile?

La Direzione Generale Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania ha lanciato un’iniziativa fondamentale per il rilancio competitivo del settore Horeca: l’Avviso pubblico “Turismo eco-sociale: valorizzando l’accessibilità e la sostenibilità per destinazioni turistiche responsabili”.

Questo intervento, finanziato tramite il Fondo Unico Nazionale per il Turismo (FUNT) – Conto Capitale (in attuazione della DGR n. 428 del 06/08/2024), risponde a due delle maggiori sfide operative per i gestori: l’aumento dell’efficienza energetica e la conformità agli standard di accessibilità universale.

L’opportunità è unica: l’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale, un meccanismo di finanziamento diretto che non prevede restituzione, coprendo fino al 75% delle spese ammissibili e con un tetto massimo di € 100.000,00 per singola MPMI. Un’iniezione di liquidità che abbatte drasticamente il costo d’investimento, migliorando immediatamente il RevPAR (Revenue Per Available Room) futuro grazie alla riduzione dei costi operativi e all’ampliamento della clientela.

Quali strutture ricettive possono accedere al contributo FUNT?

Il bando si rivolge a un target ben definito di operatori. L’ammissibilità non dipende solo dalla volontà di investire, ma da requisiti formali stringenti che è essenziale verificare subito.

Possono beneficiare del contributo le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) turistiche ricettive che operano in Regione Campania.

Il requisito più stringente e non negoziabile è il possesso del Codice Unico di Struttura Ricettiva (CUSR) e del Codice Identificativo Nazionale (CIN), oltre alla piena operatività e iscrizione al Registro Imprese. La mancanza di uno di questi codici esclude automaticamente la struttura dalla possibilità di presentare la domanda.

Quali Codici ATECO sono inclusi nell’Avviso Pubblico?

L’Avviso specifica chiaramente i Codici Ateco primari ammissibili. Questi includono, ma non sono limitati a:

  • 55.10.0: Alberghi.

  • 55.30.02: Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence.

  • 55.20.1: Villaggi turistici, ostelli della gioventù.

Se il tuo Ateco primario rientra tra quelli specificati, il tuo focus deve spostarsi sulla qualità del progetto e sulla rapidità di presentazione della domanda.

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Progetti ammissibili: dove investire per massimizzare il contributo

Per centrare il target di SGE, è cruciale elencare chiaramente i quattro assi di investimento, che rappresentano i pilastri del bando:

  1. Migliorare la sostenibilità (Efficienza Energetica):

    • Interventi per l’efficienza energetica (es. cappotto termico, serramenti ad alte prestazioni).

    • Installazione di pannelli solari o fotovoltaici per l’autoproduzione energetica.

    • Progetti di gestione circolare dei rifiuti e riduzione dell’impronta carbonica. Questi investimenti riducono il Costo Operativo per Camera Disponibile a lungo termine, aumentando il margine operativo lordo (ADR).

  2. Aumentare la fruibilità e l’accessibilità (Inclusione):

    • Opere di ristrutturazione e abbattimento barriere architettoniche (rampe, ascensori, bagni conformi).

    • Acquisto e implementazione di tecnologie assistive e domotica per persone con disabilità (es. sistemi vocali, segnaletica tattile). L’accessibilità non è solo un obbligo normativo, ma un fattore di differenziazione nell’Attrattività del Lead.

  3. Incentivare l’attrattività delle destinazioni (Territorio):

    • Interventi volti a valorizzare destinazioni turistiche non tradizionalmente incluse nei circuiti di massa.

    • Creazione di servizi turistici integrati con l’offerta locale, per intercettare un turismo più consapevole e responsabile.

  4. Sviluppare il turismo con nuove tecnologie (Digitalizzazione):

    • Investimenti in software gestionali (es. Channel Manager, CRM, Sistemi di Revenue Management).

    • Acquisto di hardware e sviluppo di siti web e applicazioni mobili (es. per il self check-in, upselling digitale o servizi di prenotazione dedicati).


Come presentare la domanda e risultare ammessi?

La procedura di invio è esclusivamente digitale e richiede rigore formale. L’incompletezza sono le cause principali di esclusione dai bandi regionali.

  1. Preparazione documentale preliminare: Prima dell’apertura del bando, raccogli tutti i documenti societari, i preventivi dei fornitori (per le opere di efficientamento o i software) e la documentazione tecnica del progetto.

  2. Accesso al Servizio Digitale: A partire dalle ore 00:00 del 01/12/2025, accedi al Catalogo dei servizi digitali di Regione Campania.

  3. Identità Digitale (SPID/CIE/CNS): L’accesso è consentito solo tramite identità digitale del legale rappresentante (SPID, CIE o CNS). Assicurati che le credenziali siano attive.

  4. Compilazione della “Domanda di contributo per strutture ricettive (turismo eco-sociale)”: Compila tutti i campi con precisione chirurgica. Errori formali o incongruenze tra dati e allegati portano all’esclusione.

  5. Invio Entro la Scadenza: La procedura si chiuderà improrogabilmente alle ore 23:59 del 30/01/2026. Data la probabile congestione e il meccanismo “a sportello” (fino a esaurimento fondi, anche se non specificato, è prassi comune), l’invio nelle primissime settimane è altamente raccomandato.

L’Ufficio Speciale per l’Amministrazione digitale della Regione Campania ha definito la nuova procedura, che rientra nella strategia di trasformazione digitale. Questo garantisce un processo tracciabile, ma sottolinea anche la necessità di conformarsi scrupolosamente al formato digitale richiesto.

Per tutti i dettagli consultare la guida sul sito Regione Campania alla sezione Servizi Digitali.

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