Coronavirus fase 2 settore turistico

Coronavirus fase 2 settore turistico
Coronavirus fase 2 settore turistico

Coronavirus fase 2 settore turistico

Siamo ormai vicini alla fase 2 di questa emergenza sanitaria da Coronavirus, vediamo come il settore turistico affronterà la riapertura.

Per quanto riguarda bar e ristoranti, la riapertura, al momento, è prevista solamente per le consegne a domicilio che possono sfruttare app utili per velocizzare questo servizio.

Come più volte abbiamo ribadito, il settore turistico è quello maggiormente colpito dalla crisi economica derivata dall’emergenza sanitaria da Covid19. E’ anche vero, però, che il settore turistico rappresenta il 13% del PIL dell’Italia, ha quindi un forte peso su di essa.

Come molti si aspettavano, purtroppo, il prossimo 4 maggio, non riapriranno ristoranti e bar se non per consegne a domicilio. Gli alberghi, invece, potranno riaprire solo per manutenzione interna e per lavori di sanificazione degli ambienti.

Coronavirus fase 2 settore turistico
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Coronavirus fase 2 settore turistico: discorso di Conte e iniziative dell’Associazione Direttori Albergo

Nel discorso del 26 aprile scorso, Conte ha infatti affermato : “Con il nuovo decreto annunceremo un programma di ripresa anche per le restanti attività economiche, anche se anticipo subito che bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio. Stiamo però lavorando per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività da asporto. […]

Il settore del turismo è quello più severamente colpito, anche perché non ha alcuna possibilità di rimediare, da solo, alle perdite accumulate. Il ministro Franceschini sta elaborando varie proposte per sostenere questo settore che, anche dal punto di vista economico, rimane uno dei punti di forza dell’intero sistema-Italia”.

Intanto anche Ada, l’Associazione Direttori Albergo si rivolge ai vertici ministeriali e governativi, alle istituzioni regionali e locali, alle associazioni di categoria e a tutti gli attori competenti in ambito turistico-alberghiero.

Lo scopo è quello di creare un tavolo di confronto, al quale far sedere anche i protagonisti del quotidiano, i manager delle strutture. Un tavolo che sia capace di dar voce alle preoccupazioni, spazio alle idee, che sia un’occasione per far emergere pareri tecnici e punti di vista strategici.