Coronavirus provvedimenti settore alberghiero

Coronavirus provvedimenti settore alberghiero
Coronavirus provvedimenti settore alberghiero

Coronavirus: provvedimenti settore alberghiero

In questo periodo di emergenza sanitaria a causa del coronavirus, molte imprese si trovano in difficoltà, tra di esse anche il settore alberghiero ed extra-alberghiero, vediamo i provvedimenti che ogni regione ha preso a favore di questo settore.

La Lombardia, regione che è stata maggiormente colpita dal Covid19, ha disposto come sostegno alle attività alberghiere ed extra-alberghiere un contributo a fondo perduto fino al 50%. Sono stati stanziati 17 milioni di euro, su un investimento minimo di 80.000 euro e fino ad un massimo di 200.000 euro. Ha inoltre stanziato dei contributi per lo smart working.

La regione Lazio ha approvato un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese sostenute per piani aziendali di smart working. I soggetti beneficiari sono tutte le imprese e titolari di partita Iva. Inoltre è ancora attivo il bando “Resto al Sud” emanato in seguito al sisma del 2016.

L’Emilia Romagna ha approvato la misura “accesso al credito a zero interessi”, con dei contributi volti ad azzerare le spese per interessi e delle spese inerenti la pratica di finanziamento. Ha, inoltre, stanziato un fondo speciale di garanzia per accesso al credito e le risorse per la cassa integrazione in deroga.
Quest’ultimo provvedimento è stato emanato anche dalla regione Veneto.

Coronavirus provvedimenti settore alberghiero
Coronavirus provvedimenti settore alberghiero

Il Friuli Venezia Giulia a favore del settore turistico-ricettivo ha previsto 7,5 milioni di euro per contributi, alcuni dei quali come credito d’imposta, che saranno utilizzati a beneficio delle aziende.

La regione Liguria ha emanato un bando da 5,5 milioni di euro a sostegno delle imprese operanti nel settore del turismo che ha lo scopo di fornire garanzie dirette o tramite Confidi, per la richiesta di finanziamenti da parte di imprese liguri verso banche convenzionate.

Provvedimenti a sostegno delle imprese del settore alberghiero ed extra-alberghiero

Il Piemonte ha operato l’accesso al fondo di garanzia, la sospensione delle rate dei mutui sottoscritti con Finpiemonte e, come altre regioni, la cassa integrazione in deroga.
Tali provvedimenti sono stati presi anche dalla regione Valle d’Aosta.

Le isole della Sicilia e della Sardegna, hanno optato per i seguenti provvedimenti. La prima per l’accesso al credito da parte delle Pmi (Piccole e medie imprese), un incremento del Fondo Centrale di Garanzia, una moratoria sui mutui richiesti prima del 31 gennaio e la possibilità di richiedere la sospensione fino a 12 mesi per i finanziamenti Irfin-Finsicilia.

La seconda, invece, ha stabilito una proroga sui bandi regionali e l’accordo per cassa integrazione in deroga.

Anche la Calabria ha predisposto la sospensione delle rate dei finanziamenti agevolati e la cassa integrazione in deroga.

La Basilicata, oltre a quanto operato dalla Calabria, ha provveduto a stanziare un fondo per “piccoli prestiti per il sostegno e il rafforzamento delle micro imprese lucane” e un bando per lo smart working.

L’Abruzzo ha solamente sospeso le rate dei muturi FiRA e Abruzzo Sviluppo.

La Puglia, per andare incontro alle imprese del settore turistico, ha prorogato di 6 mesi la realizzazione investimenti e rendicontazioni relative all’Avviso ospitalità 2020 e ha prorogato fino al 1 gennaio 2021 i termini per la pubblicazione del codice identificativo di struttura previsti dalla Legge Regionale n.57 del 2018.

La regione Campania, oltre alla sospensione delle tasse e dei tributi regionali e alla cassa integrazione in deroga, ha previsto un sostegno di rapida corresponsione in quanto erogato direttamente dall’INPS attraverso le proprie banche dati per un totale di 30.000.000 €.

Per le altre regioni valgono i bandi che erano stati attivati prima dell’emergenza sanitaria.