Federlaberghi dare segnali positivi ai turisti
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Federalberghi, consapevole della lenta e difficile ripresa, ha invitato gli albergatori a dare segnali positivi ai turisti.
Infatti, Federalberghi Ravenna, ha effettuato un sondaggio tra gli imprenditori per capire se i titolari di alberghi avrebbero riavviato la loro attività dal 18 maggio.
Inoltre ha verificato le loro valutazioni per il futuro e l’eventuale ricorso al credito in questi ultimi mesi.
Dal sondaggio è emerso che non sono in molti gli albergatori che hanno riaperto, circa il 25% del totale. Molti, infatti, sono interessati ad aprire verso metà giugno, quando sarà dato il via libera alla mobilità tra le regioni.
Raffaele Calisesi, presidente Federalberghi Ravenna, ha affermato che su indicazione di Federalberghi Nazionale, ha atteso il decreto Rilancio per vedere quali provvedimenti erano stati presi per il settore alberghiero.
Le promesse fatte dal Governo, erano state tante, data la profonda crisi in cui verteva il settore ricettivo, in modo particolare, quello alberghiero.
Calisesi ritiene che il limite di reddito familiare per poter usufruire del bonus vacanza di 500 euro, vada elevato per favorire il turismo.
Inoltre, la permanenza nelle città d’arte è, solitamente, molto breve per cui tale misura potrebbe non incrementare il numero di utenti incline a questo tipo di vacanza.
Federalberghi dare segnali positivi ai turisti: cosa fare in attesa di migliori disposizioni?
Circa il finanziamento a fondo perduto, c’è il rischio che possa riguardare solo poche migliaia di euro a struttura, senza portare gran beneficio agli albergatori.
A poco, purtroppo, servirà anche la cancellazione dell’Imu per due mesi fino al 30 giugno.
Dal sondaggio di Federalberghi emerge che per l’accesso al finanziamento dei 25.000 euro le banche abbiano chiesto bilanci e garanzie e, dato che il mutuo deve essere restituito in sei anni, chi aveva la necessaria solidità finanziaria ha preferito trattare direttamente con la banca per importi maggiori e adatti alle proprie esigenze.
Una delle preoccupazioni più importanti degli imprenditori è l’assenza di una normativa a tutela dell’impresa sull’eventuale responsabilità in sede civile e penale per chi si ammala all’interno della struttura.
La media degli hotel intervistati è al di sotto del 10% della capacità ricettiva, nonostante l’interesse da parte dei turisti stranieri di tornare in vacanza nel nostro Paese.
Inoltre, alcuni Stati europei hanno fatto accordi bilaterali escludendo l’Italia e per spostare i flussi turistici in Croazia e Grecia.
Nell’attesa che queste problematiche si risolvano, per gli albergatori intervistati è importante dare impulso al turismo con notizie che tranquillizzino gli utenti.
E’ importante essere sempre presenti anche tramite il sito, la posta elettronica e i social network della struttura, agli utenti e dare segnali positivi.
Nel caso in cui il numero dei contagi salisse nuovamente, è importante rivedere le restrizioni.
Per il Comune di Ravenna ci si auspica che, in relazione alle ultime disposizioni, possa avere un sostegno con una dilazione dei pagamenti al 2021 della Tari, Tasi, Tassa di soggiorno.