Bando Turismo Sicilia: contributi a fondo perduto per strutture ricettive

Bando Turismo Sicilia: contributi a fondo perduto per strutture ricettive- Direzione Hotel- Direzione Hotel
Bando Turismo Sicilia: contributi a fondo perduto per strutture ricettive- Direzione Hotel- Direzione Hotel

La Regione Siciliana ha impresso una svolta significativa al settore turistico, annunciando un fondo di 135 milioni di euro destinato a potenziare e modernizzare le imprese ricettive dell’isola. Questo considerevole investimento, attingendo alle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027, punta a stimolare l’innovazione e la sostenibilità nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere, proiettando la Sicilia verso un futuro turistico di eccellenza.

L’iniziativa non solo mira a rilanciare il settore dopo anni complessi, ma intende anche elevare l’offerta complessiva, rendendo la destinazione più competitiva e attraente a livello internazionale.

Chi può accedere ai finanziamenti

Il bando si rivolge a un’ampia platea di aziende turistiche, dalle microimprese alle realtà più grandi, purché operino nel settore dell’alloggio, degli alberghi e delle strutture per brevi soggiorni. Per beneficiare di questi fondi, le imprese devono soddisfare specifici requisiti che assicurano serietà e conformità.

Anzitutto, l’azienda deve risultare regolarmente iscritta al Registro delle Imprese, con un codice ATECO che attesti l’attività prevalente nel settore dell’alloggio. Inoltre, la struttura deve possedere una classificazione ufficiale o trovarsi in fase di classificazione secondo le normative vigenti.

Fondamentale è anche la regolarità con tutte le normative, un requisito che abbraccia leggi edilizie, urbanistiche, del lavoro e ambientali, garantendo che gli investimenti avvengano nel pieno rispetto del quadro legislativo. Naturalmente, l’attività deve avere una sede legale o operativa in Sicilia. Le imprese devono anche dimostrare di essere in regola con i pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali, testimoniando una gestione trasparente e responsabile.

Infine, la capacità finanziaria rappresenta un ulteriore criterio essenziale: le aziende devono presentare documentazione che attesti la loro abilità di coprire una parte dell’investimento, assicurando così la fattibilità e il successo dei progetti proposti. Questo approccio selettivo garantisce che i fondi vengano indirizzati verso realtà solide e con reali prospettive di crescita.

Quali sono i progetti finanziabili

La Regione Siciliana ha delineato chiaramente le tipologie di progetti che possono accedere ai finanziamenti, ponendo l’accento su obiettivi strategici per il futuro del turismo isolano. I progetti ammissibili devono, infatti, rispondere ad almeno una delle seguenti finalità. In primo luogo, il potenziamento dell’offerta turistica, che include l’ampliamento dei servizi esistenti o la creazione di nuove strutture, mirando a diversificare e arricchire l’esperienza del visitatore.

Successivamente, l’innalzamento degli standard qualitativi assume un ruolo chiave: i fondi possono supportare il miglioramento delle infrastrutture esistenti e l’introduzione di tecnologie innovative, elevando il livello di servizio offerto.

Un altro obiettivo cruciale è la destagionalizzazione, incentivando iniziative che estendano la stagione turistica oltre i mesi di punta, così da garantire un flusso costante di visitatori durante tutto l’anno. Infine, la sostenibilità rappresenta un pilastro del bando: i progetti che adottano pratiche eco-sostenibili e che prevedono il recupero del patrimonio immobiliare esistente riceveranno una corsia preferenziale, allineandosi alle crescenti esigenze di un turismo più responsabile e rispettoso dell’ambiente.

Questi criteri assicurano che ogni euro investito contribuisca a costruire un’offerta turistica più resiliente e attrattiva.

Tipologie di interventi e spese ammissibili: vademecum per gli investitori

Il bando articola in modo dettagliato le diverse tipologie di interventi che le strutture ricettive siciliane possono realizzare per migliorare la loro qualità e competitività.

Le opportunità sono variegate e coprono un ampio spettro di esigenze. Le imprese possono intraprendere ristrutturazioni complete, ammodernare o ampliare le proprie strutture, e persino riattivarle, sempre nel pieno rispetto delle normative urbanistiche.

Il bando consente anche la realizzazione di nuove strutture turistiche, inclusa la trasformazione di edifici esistenti, come antichi casali o palazzi storici, in moderne e accoglienti location. Se un’impresa ha già avviato una struttura ma non l’ha completata, può richiedere finanziamenti per portarla a termine. Inoltre, il fondo supporta la realizzazione di servizi aggiuntivi, come piscine, spa o ristoranti, che arricchiscono l’offerta complessiva e attraggono una clientela più ampia.

Per quanto riguarda le spese ammissibili, il bando si dimostra inclusivo. Sono finanziabili gli studi di fattibilità, le perizie e le direzioni lavori. Le spese di acquisto di terreni o edifici da ristrutturare sono ammissibili, a condizione che siano destinati esclusivamente all’attività turistica. Ovviamente, le ristrutturazioni, ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni rientrano pienamente tra le voci di spesa. È possibile ottenere fondi per l’acquisto di mobili, impianti, macchinari e attrezzature nuove, essenziali per modernizzare le strutture. Infine, il bando copre anche i costi per consulenze specialistiche, come quelle in ambito energetico o ambientale, promuovendo un approccio olistico all’innovazione.

Le imprese possono richiedere contributi a fondo perduto che variano da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 3.500.000 euro. Un aspetto importante riguarda le tempistiche: i lavori dovranno essere completati entro un termine stabilito, seppur prorogabile in alcuni casi. I progetti che promuovono la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica riceveranno un punteggio premiante, riflettendo l’impegno della Regione verso un futuro più verde.

Come Partecipare

Le imprese interessate a cogliere questa significativa opportunità dovranno presentare la domanda corredata da tutta la documentazione richiesta. Questa include un progetto dettagliato, un piano finanziario accurato e una dichiarazione di conformità a tutte le normative. La trasparenza e la completezza della documentazione saranno cruciali per il successo della candidatura.

Nei prossimi 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, l’Assessorato competente individuerà il soggetto gestore incaricato. Questo ente avrà la responsabilità degli adempimenti tecnici e amministrativi: dall’istruttoria delle domande alla concessione, erogazione delle agevolazioni, fino all’esecuzione dei controlli e delle ispezioni.

Aggiornamento di Giugno 2025: il bando è stato pubblicato. Clicca qui per accedere alle informazioni.