L’algoritmo di Booking è semplicemente un insieme di istruzioni, poste in sequenza, l’una dopo l’altra. Nello specifico questo algoritmo serve per determinare la posizione che occuperà la struttura ricettiva turistica rispetto agli altri competitors, cioè determinerà il ranking.

Il ranking è tutto in America. È di fondamentale importanza negli Stati Uniti perché determina la visibilità di un’azienda online e sul mercato in generale. Con il ranking ordiniamo i risultati in base a ciò che è più rilevante per gli utenti. Diversi sono i fattori che concorrono a determinarlo, come per esempio le preferenze dell’internauta, le ricerche passate, le dinamiche specifiche di ciascun mercato e la performance generale delle strutture sul sito.

Inoltre, l’approccio adottato da booking, relativamente all’algoritmo di calcolo, non è mai statico. Con il trascorrere del tempo, si è evoluto in considerazione del modificarsi delle necessità e delle aspettative degli utenti di Booking.com.

Per capire cosa cercano o vogliono gli ospiti, il sistema si basa sui feedback, sulle loro abitudini di ricerca sul sito e sulla misurazione delle performance delle strutture.

Seguendo questa politica, il sistema del ranking è diventato sempre più sofisticato e dinamico, e sempre su misura per gli utenti. Tutto questo lavoro ha un unico scopo: massimizzare le probabilità che l’utente trovi e prenoti l’alloggio più adatto alle loro esigenze.

L’algoritmo di booking: le leve giuste

Di seguito i fattori o leve che influenzano il posizionamento di ogni singola struttura ricettiva:

Percentuale di conversione: se la struttura è molto cliccata, ma i click non si convertono in prenotazioni, la posizione tende a scendere.
Percentuale di cancellazioni: più è alta la percentuale di cancellazioni, più la tua struttura tenderà a scendere.
Indice di gradimento: più è alto il punteggio delle recensioni, più alto sarà il posizionamento.
Foto ad alta risoluzione: maggiore è il numero delle foto ad alta risoluzione, più diventa facile salire.
Overcommission: si può riconoscere a booking.com un’overcommission, cioè una commissione più alta, (fino al 50%) su date scelte dal titolare della struttura, in modo tale da essere posizionati più in alto.