Legge di bilancio 2024 sul turismo

Legge di bilancio 2024, tutto quello che c’è da sapere sulla bozza: imposta di soggiorno, novità sul turismo a cedolare secca, lavoro notturno e festivo negli hotel

Pubblicata la bozza della legge di bilancio 2024, in attesa dell’approvazione in Parlamento, con tutte le novità sul settore turistico.

Gli articoli cardine della bozza

 

  • Art.9: detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere con bonus equivalente al 15% dal 1° gennaio al 30 giugno 2024.
  • Art.18: modifiche al sistema fiscale per gli affitti brevi che prevedono l’aumento della cedolare secca dal 21 al 26% solo sulle locazioni brevi.
  • Art.19: il tax free shopping parte da 70€
  • Art.84: aumento della tassa di soggiorno nei comuni coinvolti negli interventi previsti per il Giubileo.

Per quanto riguarda la detassazione del lavoro notturno e festivo per i lavoratori del settore turistico, con l’art.9 sarebbero stanziati 81 milioni di euro per garantire la stabilità individuale, e per risolvere il problema della mancanza di risorse da impiegare nel settore turistico, alberghiero e termale.

È stato riconosciuto infatti, un bonus del 15% delle retribuzioni lorde del lavoro svolto di notte e nei giorni festivi. I lavoratori dovranno fare richiesta presentando al datore di lavoro, il reddito relativo al 2022, e le imprese recupereranno gli importi erogati con il conguaglio contributivo in Uniemens

L’art.18, il più discusso e contestato, è un importante aumento della cedolare secca per gli affitti brevi, nonché locazioni turistiche non imprenditoriali, dal 21 al 26%.

Un provvedimento che ridurrà ai minimi termini i già scarsi guadagni in relazione ai costi fiscali, partnership,utenze e condominio.

L’art.19, modifica la legge del 1972, che permette ai domiciliati fuori dall’ Unione Europea di non pagare l’Iva sullo shopping, la quota si abbassa da 300 mila lire, a 70€.

L’art.84 prevede l’erogazione di 388 milioni di euro per la realizzazione di opere in vista del Giubileo 2025, e 220 milioni in conto capitale.

Inoltre, sarà data la possibilità ai capoluoghi di provincia, e ai comuni citati nel ds 23 del 14 maggio 2011, di aumentare l’imposta di soggiorno nelle strutture del loro territorio,  fino a due euro a notte.