Si è sempre più abituati a leggere, sentir parlare, di queste due parole associate assieme: Marketing Sostenibile o Green Marketing. Attualmente, sempre più aziende scelgono di implementare nei loro processi produttivi, politiche e strategie green per rispondere a esigenze sempre più dilagante. Gli obiettivi del Marketing Sostenibile sono pressoché due: generare un offerta a basso impatto ambientale e trasmettere un ‘immagine di alto valore etico e qualitativo. Esploriamo come attuare una di questa tipologia di strategia.
Marketing Sostenibile: una strategia vincente? Come attuarla?
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Un’azienda che ha scelto di ripianificare tutte le fasi aziendali, scegliendo di valutare gli impatti sia a livello ambientale, economico e sociale: sceglie la sostenibilità. A cominciare da Fuller (1999) il Marketing Sostenibile deve soddisfare sia i bisogni dei clienti, il raggiungimento degli obiettivi aziendali e la compatibilità con l’eco-sistema. In questa ottica il Marketing Sostenibile si colloca come una vera strategia competitiva di gestione del business, e non come un obiettivo finale. Un percorso verso la sostenibilità potrebbe innescare un processo virtuoso per l’impresa e tutto quello che le gira attorno. Scegliere fornitori attenti alla sostenibilità, facendoli sentire coinvolti nel processo di creazione di valore del prodotto, assieme ai clienti finali, è la ricetta per il successo.
Una condotta possibile da attuare è l’adesione volontaria alla certificazione ambientale da parte dell’ azienda. Una possibilità, è quella di ottenere un documentazione che certifichi l’impegno nei confronti dell’ambiente: la ISO 14000 e L’EMAS. Oltre, alle certificazioni ottenibili è cresciuta l’attenzione verso le etichette e le dichiarazioni ambientali.
Una parte essenziale della strategia di marketing è raccontarlo attraverso i propri canali Social, in modo da far sapere alla propria Community i propri valori.
Le etichette e le dichiarazioni ambientali: quali vantaggi?
Le etichette, rappresentano un valido veicolo di informazione verso la propria clientela. In generale, trasferiscono immediatamente e chiaramente le caratteristiche intrinseche del prodotto e/o del servizio.
Anche le etichette e dichiarazioni ambientali possono essere volontarie: cioè l’applicazione non è un obbligo legislativo. In particolare, quelle di tipo ecologico-ambientali, sono uno strumento di promozione di consumo responsabile ed etico. Attuare una buona comunicazione non comprende solamente far conoscere un prodotto o servizio, ma riguarda, anche, veicolare altre informazioni riguardanti la stessa azienda. Come ad esempio, i valori a cui s’ispira, i benefici per l’ecosistema e l’ambiente.
Quanti tipi di etichette esistono?
Esistono varie tipologie di Etichette e dichiarazioni eco-ambientali volontarie, sono classificabili in tre categorie e fanno parte della serie di norme ISO 14020.

- TIPO I: Questo tipo è basato su un sistema multicriteria che analizza tutto il ciclo di vita del prodotto. La validazione è sottoposta a certificazione esterna da parte di un ente indipendente ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica Ecolabel , Der Blaue Engel, ecc. .
- TIPO II: A questa categoria appartengono le auto-dichiarazioni ambientali dei produttori, importatori o distributori di prodotti. In questo caso non c’è un organismo indipendente che rilasci certificazione . Alcuni esempi: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.
- TIPO III: Infine, questa tipologia comprende dichiarazioni basate su parametri prestabiliti e sulla quantità degli impatti. Naturalmente, gli impatti sono associati al ciclo di vita del prodotto, ovvero Life Circle Assestement. Il controllo su di essa è indipendente ed è esposto in modo chiaro e confrontabile. Tra di esse rientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”.
Etichette per tutti i gusti: V-label
Interessante, notare da un’inchiesta di Altroconsumo , su 1019 italiani, ben il 35% acquista beni con etichetta green, mentre, il 33% acquista da aziende rispettose dell’ambiente. Inoltre, i consumatori stanno richiedendo sempre di più anche certificazioni di tipo vegano e vegetariano. Non essendoci, ancora, in Europa una certificazione standard di questo tipo di etichettatura è stata adottata V-Label come garanzia di chiarezza e trasparenza. Questo tipo di etichettatura è naturale nel testo: la colla è a base di acqua e non è necessario nessun tipo di sostanza di origine animale.
Molte organizzazioni, produttori locali di prodotti a base vegetale, che sono orientate a valorizzare uno stile di vita sano, hanno presto aderito a questo tipo di certificazione.
Infine si può dedurre che una strategia vincente è possibile ed auspicabile. Quando viene sottoposta continuamente ad un processo di verifica, innovando e testandola garantendo il benessere dell’azienda, dei consumatori e dell’ambiente.