Aria di novità in questi giorni direttamente dall’Unione Europea. Le nuove disposizioni imposte dall’Europa stanno per apportare un piccolo e rilevante cambiamento nel settore turistico. Le recenti disposizioni europee vanno a modificare la normativa fiscale preesistente. È, infatti, la nuova Direttiva del Consiglio dell’Unione Europea 2021/514 (DAC7) a porre in capo ai gestori di strutture ricettive turistiche nuovi obblighi fiscali.
La Direttiva in questione si applica a qualsiasi utente di una piattaforma che riceve i compensi dall’affitto di un alloggio, dalla vendita di un’esperienza o dal co-hosting, quando l’utente è residente in uno Stato membro dell’Unione Europea. Anche se il reddito proviene da un annuncio immobiliare su territorio europeo di uno degli stati dell’UE, si dovrà rispettare il DAC7.
Nello specifico, le nuove disposizioni legislative richiedono alle aziende online, quindi anche Airbnb, di raccogliere e inviare le informazioni fiscali degli host registrati sulla piattaforma online. I dati delle strutture ricettive turistiche saranno condivisi con il Paese o i paesi interessati. Nel caso in cui l’host disponga di un codice fiscale in un Paese diverso da quello di residenza principale, le informazioni potrebbero essere disponibili anche per il paese dell’autorità fiscale del paese che ha fornito il codice fiscale.
La procedura del DAC7 è un obbligo annuale di rendicontazione, quindi bisognerà fornire i dati ogni gennaio, riferendosi a tutti gli introiti e le informazioni dell’anno precedente. Il DAC7 entrerà in vigore il 1 ° gennaio 2023, dunque le informazioni dell’anno solare 2023 saranno condivise a gennaio 2024.
Dunque, la piattaforma deve comunicare le informazioni fiscali attraverso l’autorità fiscale del suo Stato Membro di residenza. Nel caso di Airbnb, l’autorità fiscale in Irlanda è l’Agenzia delle Entrate irlandese. Dunque sarà l’Agenzia delle entrate irlandese a condividere le informazioni fiscali con le autorità competenti degli altri Stati membri.
Nuova Direttiva del Consiglio dell’Unione Europea: obblighi e penalità per gli host
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Per quanto riguarda le penalità a carico di chi non adempie alle nuove disposizioni, è previsto che la piattaforma dovrà bloccare i compensi. In alcuni casi, si potrebbe arrivare anche al blocco dei calendari degli host.
Solo quando la struttura turistica fornirà le informazioni fiscali, i suoi pagamenti saranno sbloccati e potrà accettare nuove prenotazioni sulla piattaforma.
Airbnb permette di adempiere all’obbligo con due semplici passaggi:
- Selezionare quali annunci devono essere associati alle informazioni fiscali dell’Host,
- Fornire le informazioni fiscali.
Per fornire le informazioni fiscali su Airbnb basta:
- Accedere all’account di host,
- Selezionare la foto del profilo di host e selezionare Account,
- Nella pagina Account, selezionare Pagamenti e compensi,
- Selezionare Tasse,
- Selezionare Aggiungi informazioni fiscali,
- Selezionare la posizione nell’Unione europea in cui risiede il contribuente o ha registrato annunci,
- Selezionare il Paese per il quale si forniscono le informazioni fiscali,
- Selezionare tutti gli annunci a cui assegnare le informazioni fiscali,
- Completare il modulo delle informazioni fiscali e, infine, salvare
Il DAC7 obbliga a fornire le informazioni fiscali per ogni annuncio e per ogni Paese in cui si affittuano alloggi, anche se non è quello di residenza.
Se si è co-host su Airbnb o si forniscono servizi di co-host, basterà aggiungere le informazioni fiscali ad un solo annuncio.
È obbligatorio adempiere alla nuova Direttiva del Consiglio dell’Unione Europea anche se si gestisce un alloggio per conto di un host che abbia un account su una piattaforma online, oppure se si gestiscono più strutture ricettive a nome di titolari di alloggi che non abbiano l’account, ma la gestione avviene tramite account del gestore sulla piattaforma in questione.
In questo caso, il gestore non dovrà condividere i dati del proprietario dell’alloggio con la piattaforma online, perché è responsabilità dell’host, cioè il titolare dell’account a fornire le proprie informazioni fiscali. Il proprietario dell’appartamento è, invece, responsabile dell’aggiunta delle sue informazioni fiscali. Se il proprietario dell’immobile non aggiunge le sue informazioni entro il periodo di tempo previsto, verranno bloccati i pagamenti e/o la possibilità di prenotare.
Come comunicare il proprio codice fiscale su Airbnb?
Ogni Host deve aggiornare il proprio profilo inserendo il codice fiscale o completare i dati fiscali relativi alla struttura.
Per effettuare le modificare ai dati basta:
- Accedere all’account di host,
- Selezionare la foto del profilo di host e seleziona Account,
- Nella pagina Account, selezionare Pagamenti e compensi,
- Selezionare Tasse,
- Selezionare “…” , che si trova vicino a un contribuente esistente,
- Selezionare Modifica l’assegnazione dell’annuncio,
- Modificare il contribuente e l’assegnazione dell’annuncio, tramite le caselle di controllo,
- Selezionare Salva.
Disattivazione dell’account
Se si decidesse di disattivare l’account dalla piattaforma online, le informazioni saranno ancora processate, se è stato affittato un alloggio tramite il sito in un qualsiasi momento a partire dal 2023 e fino al momento della disattivazione, o si sono percepiti redditi da un annuncio di affitto o di esperienze all’interno di uno dei 27 Paesi dell’Unione Europea. Ovviamente, se si disattiva l’account prima del 2023, i dati non saranno segnalati.
Per ulteriori informazioni: Airbnb Nuova Direttiva del Consiglio dell’Unione Europea