<!– wp:social-links –><ul class=”wp-block-social-links”><!– wp:social-link {“url”:”https://gravatar.com/redazionedirezionehotel”,”service”:”gravatar”,”rel”:”me”} /–></ul><!– /wp:social-links –> L’ospitalità extralberghiera in Italia sta vivendo una fase di profonda trasformazione, segnata da nuove normative, cambiamenti nelle abitudini di viaggio e una crescente complessità gestionale. Per comprendere appieno le dinamiche di questo settore, Bed-and-Breakfast.it, piattaforma leader nel panorama italiano dei viaggi, ha condotto un’indagine approfondita tra le strutture iscritte, raccogliendo 1726 risposte da gestori di B&B, affittacamere, case vacanza, agriturismi e locazioni turistiche.
I dati emersi offrono uno spaccato dettagliato della realtà operativa, mettendo in luce sia le sfide burocratiche che le opportunità offerte dalla digitalizzazione, delineando al contempo le prospettive future del settore.
Il profilo degli host e la distribuzione geografica
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Il sondaggio rivela che la categoria più rappresentata è quella dei B&B senza partita IVA (45,4%), seguita da affittacamere (14,8%) e locazioni brevi/turistiche (13,1%).
Tuttavia, è importante notare che gli affitti brevi, pur costituendo oltre il 50% del mercato extralberghiero secondo le stime ISTAT, risultano sottorappresentati nel campione.
La distribuzione geografica delle strutture coinvolte vede una prevalenza del Nord Italia (quasi il 50%), riflettendo la concentrazione turistica ed economica del paese. Le strutture si distribuiscono in modo eterogeneo tra grandi città (15%), borghi e città medie (15%) e aree naturali (oltre un terzo), intercettando sia il turismo culturale che quello naturalistico.
Il settore è caratterizzato da piccole strutture a gestione familiare, con un’età media dei gestori superiore ai 45 anni e una forte presenza femminile. Molti avviano l’attività come seconda occupazione o dopo la pensione, e oltre il 60% degli host gestisce la struttura in autonomia, con un numero limitato di 2 o 3 camere.
Andamento economico e tendenze di mercato
Dal punto di vista economico, il settore mostra segnali di stabilizzazione, con una diminuzione delle difficoltà finanziarie rispetto agli anni precedenti. La percentuale di gestori che dichiarano di non avere problemi finanziari è aumentata dal 30,2% del 2014 al 45,3% nel 2025, e il numero di “benestanti” è più che raddoppiato dal 2016. Tuttavia, la stagionalità e la limitata capacità ricettiva continuano a influenzare i ricavi, che si attestano intorno ai 26.500 euro annui, con un prezzo medio per notte compreso tra 60€ e 100€.
Una tendenza in crescita è quella dell’ospitalità pet-friendly. Quasi il 40% delle strutture accetta animali domestici senza restrizioni, mentre una quota simile li esclude. Il 17,6% valuta l’accoglienza in base alla taglia dell’animale. I gestori che convivono con animali tendono ad essere più aperti all’accoglienza pet-friendly, e il 92,3% di essi non ha mai ricevuto lamentele, dimostrando che la presenza di animali ben gestiti non crea disagi agli ospiti.
La sostenibilità ambientale è un altro tema rilevante, con il 94,8% delle strutture che utilizza lampadine a basso consumo e il 35% che ha installato pannelli solari, superando la media nazionale.
Clientela, promozione e burocrazia
La clientela è composta sia da turisti italiani che stranieri (60%), con una prevalenza di viaggiatori provenienti da Germania, Francia e Paesi Bassi. Gli ospiti sono principalmente coppie di età compresa tra 41 e 55 anni, che soggiornano in media per 1-3 notti. L’aspetto più apprezzato è l’accoglienza dell’host (76%), seguito dalla qualità dell’alloggio, dalla posizione e dalla colazione. Il prezzo è un fattore importante, ma non il principale.
Per la promozione online, oltre il 93% dei gestori utilizza piattaforme come Bed-and-Breakfast.it e Booking.com, che si confermano i principali canali di prenotazione. L’utilizzo di strumenti di promozione diretta, come i social media, è ancora limitato.
La burocrazia rappresenta una sfida significativa. Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è visto come uno strumento utile per contrastare l’abusivismo, ma anche come un ulteriore onere burocratico. Il 75% dei gestori ritiene la normativa italiana troppo complessa, e il 60% chiede una piattaforma nazionale unica per il CIN e il CIR.
L’accoglienza personalizzata rimane un punto di forza del settore, con l’80% degli host che gestisce il check-in di persona. L’utilizzo di software gestionali è ancora limitato, con la maggior parte dei gestori che preferisce metodi manuali.
Bed-and-Breakfast.it: un punto di riferimento per l’ospitalità extralberghiera
Bed-and-Breakfast.it si conferma la principale piattaforma italiana di prenotazioni online per l’ospitalità extralberghiera, offrendo visibilità diretta ai gestori e un’esperienza autentica ai viaggiatori. Fondata e gestita da Studio Scivoletto, l’azienda vanta un’esperienza ventennale nel settore e un modello di business che privilegia il rapporto diretto tra ospiti e host. Il settore dell’ospitalità extralberghiera in Italia si trova in una fase di transizione, con sfide e opportunità che richiedono una costante capacità di adattamento. La digitalizzazione, la sostenibilità e l’attenzione all’accoglienza personalizzata sono i fattori chiave per il successo futuro.