Quando il marchio e il nome di un hotel iniziano a diventare noti al pubblico, succede che un cliente cercherà direttamente il sito web della struttura, anziché passare da una OTA. A prescindere dalla notorietà del brand, esistono alcune strategie, messe in atto dalle stesse OTA, per fare in modo che il cliente passi proprio da loro, invece di arrivare al sito web dell’hotel come contatto diretto. In quest’ottica, risulta fondamentale tutelare il proprio marchio con campagne di protezione del brand. Farlo non è difficile, ma bisogna sapere come agire.
Vediamo innanzitutto di chiarire cosa sia il fenomeno noto come Brand Jacking o Brand Bidding. È risaputo, ormai, anche dalle OTA quale sia il comportamento tipico del viaggiatore nella fase di pianificazione del viaggio. Si sa, infatti, che il turista usa le OTA come motore di ricerca per individuare la struttura di suo interesse, per poi cercare su Google il nome dell’hotel e giungere sul sito web della struttura. Una mossa molto astuta, da parte delle agenzie online, consiste nel acquistare come parola chiave proprio il nome dell’hotel presente sul portale, in modo tale che il viaggiatore capiti in ogni caso sul sito intermediario.
Protezione del brand: i trucchi per farlo bene
Vediamo cosa fare per evitare di cadere vittima del fenomeno del Brand Jacking:
- Nella scelta della parola chiave, è importante associare al nome dell’hotel anche quello della località in cui si trova la struttura. In questo modo si eviterà che il viaggiatore, cercando uno specifico albergo, capiti in ogni caso sul sito delle OTA anziché su quello aziendale, inoltre il costo della parola chiave sarà decisamente più accessibile,
- Il testo dell’annuncio deve essere chiaro nel far capire al turista che quello è esattamente il sito web dell’hotel,
- Sfruttare la rete di siti e piattaforme collegati a Google per veicolare campagne di protezione del brand. Per esempio, si rivela molto utile Youtube. È possibile sfruttare gli strumenti di Google per trghettizzare il pubblico che visualizzerà gli annunci, nonostante la profilazione non sia approfondita come quella di Facebook.
Seguendo questi semplici consigli, sarà possibile arginare il Brand Bidding e fare in modo che i clienti arrivino direttamente sul sito web dell’albergo.