Ristoranti e Coronavirus: 7 consigli per ripartire subito

ristoranti e coronavirus
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Cosa fare durante la chiusura forzata per riorganizzarsi e farsi trovare pronti alla riapertura?

Ormai è chiaro che la Ristorazione è uno dei settori che dovrà combattere più di altri per sopravvivere all’emergenza Coronavirus. Il protrarsi dei divieti e l’impossibilità di fare delivery in molte regioni aumenta il rischio di non riaprire più. Come superare il momento di crisi?

Chiusi ma non fermi, la ristorazione alla sfida del cambiamento. Ristoranti e Coronavirus: 7 Consigli per ripartire subito

  1. Cercate di immaginare lo scenario che troverete alla riapertura. Chiedetevi come sarà cambiato il vostro settore, cosa chiederanno i vostri clienti e, soprattutto, come cambierà il vostro lavoro a causa di divieti ed obblighi di legge. Cominciate a farlo subito, da soli, ma se potete fatevi aiutare da un professionista. Vi indicherà sicuramente soluzioni operative efficaci che potrete mettere in pratica subito.
  2. Ripensate con calma ed obiettività (si, lo so che è difficile) al vostro modello di business. Avete sicuramente dei punti forti (quelli per cui i clienti vi scelgono), ma il vostro ristorante ha probabilmente anche punti deboli (nessuno è perfetto). Questo momento di stop forzato può essere una buona occasione per lavorarci per eliminarli (o almeno ridurli).

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    Ristoranti e coronavirus: manteniamo le giuste distanze
  3. Riflettete sulla vostra organizzazione e sul modo di lavorare. Potrebbe essere necessario fare alcune modifiche per adeguarli alle procedure sanitarie previste per l’emergenza Covid-19. In caso contrario, sarà una buona occasione per snellire ed ottimizzare ulteriormente processi produttivi già efficaci.
  4. Tagliate i rami secchi. Che sia un menù troppo lungo, ingredienti che non usate mai, ricette fuori moda o costi nascosti che vi trascinate da anni: tagliate! Qualunque sarà lo scenario in cui riaprirete i battenti, una struttura agile e zero zavorra vi renderanno più facile far quadrare i conti e, perchè no, vi semplificheranno il lavoro.
  5. Valutate seriamente di attivare il canale delivery, sia diretto che tramite App, se già non lo avete. Un efficiente uso del canale di delivery potrà costituire per molti mesi una cospicua parte dei vostri ricavi e vi consentirà di rimanere vicini ai vostri clienti finchè non si sentiranno di nuovo sicuri. Considerate anche che le abitudini prese durante il lockdown rimarranno anche quando sarà cessato ogni divieto. Preparatevi quindi a mantenere attivo ed efficiente questo canale anche dopo la fine dell’emergenza.
  6. Approfittate del periodo di chiusura obbligata per riorganizzare la sala ed il servizio per garantire le misure di distanziamento sociale, mantenendo però l’atmosfera ed il comfort che vi caratterizzano. Rassegnatevi al fatto che saranno necessari molti mesi per tornare alla normalità. La paura del contagio rimarrà latente anche molto tempo dopo che saranno cessati i divieti. Le persone impiegheranno molto tempo per sentirsi sicure di tornare a sedersi in un ristorante: cercate di venire incontro alle loro esigenze.
  7. Fate i conti, rifateli (se necessario fateli ancora) e fateli quadrare. La riduzione dei coperti impatterà (e non poco) sui vostri guadagni. Per questo valutate attentamente il peso economico che volete/potete dare alle diverse attività (servizio, delivery, ordini diretti, prenotazioni private, etc.) e lavorateci fino a che i numeri non vi soddisferanno. Ci vorrà un grosso sforzo di immaginazione, ma siate ottimisti! La necessità aguzza l’ingegno e in quanto italiani avete creatività a sufficienza per trovare soluzioni che saranno semplici ma geniali!

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