Anche il gigante americano è in ginocchio:sostegno da Airbnb
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Il leader del settore dell’ospitalità che non ha nemmeno una camera, ora non ha nemmeno gli ospiti. Il COVID-19 sta mettendo a dura prova anche airbnb e i suoi host, che da un momento all’altro si sono visti privati del flusso turistico e, conseguentemente, delle entrate che garantivano sostentamento agli ospiti che l’azienda americana annovera sul suo portale.Ecco il sostegno da parte di Airbnb.
Nonostante tutto, la piattaforma è vicina sia agli host sia ai turisti; è quanto si evince da una mail, che Brian Chesky, co-fondatore, CEO e Head of Community dell’azienda californiana, ha inviato ai titolari delle strutture ricettive, per raccontare loro le attività che si stanno realizzando a sostegno della community durante l’emergenza COVID-19.
[nextpage title=”Email e sostegno da Airbnb per tutti “]
La mail si apre fornendo un quadro drammatico del settore turistico, un settore completamente paralizzato a causa della pandemia, e prosegue con la prima delle iniziative poste in essere per dare sollievo a quanti sono stati travolti dall’emergenza sanitaria: “Abbiamo deciso di dare la possibilità agli ospiti di cancellare le prenotazioni e ricevere un rimborso completo – rinunciando anche alle nostre commissioni. Vogliamo assicurarvi che questa decisione non è stata una decisione economica, ma dettata dal desiderio di mettere la salute pubblica davanti a tutto.” -queste le parole rivolte all’host- ma non solo: “Metteremo a disposizione degli host 250 milioni di dollari per aiutarli a coprire i costi dovuti alle cancellazioni da COVID-19”, dunque, quando un ospite cancella una prenotazione con check-in previsto tra il 14 marzo e il 31 maggio a causa della crisi COVID-19, il titolare della struttura turistica riceve il 25% della cifra che normalmente riceverebbe secondo le normali regole di cancellazione. Questa cifra verrà interamente coperta da Airbnb, che si occuperà di processare i pagamenti in aprile.
[nextpage title=”Fondo a sostegno da Airbnb per gli host “]
Inoltre non si limita solo a questo, ma si sta adoperando per creare un fondo da 10 milioni di dollari in aiuto dei Superhost, cioè un fondo specifico pensato per questa categoria, che affittano la casa in cui vivono e hanno bisogno di una mano per pagare l’affitto o il mutuo; inoltre sta sviluppando un sistema che consenta ai viaggiatori che hanno usufruito o usufruiscono dei servizi del portale, di mandare un messaggio e un contributo economico agli host presso cui sono stati in precedenza; e affinchè il supporto agli host venga inserito nel nuovo progetto di legge del Governo degli Stati Uniti in risposta al COVID-19.
Airbnb è in prima linea nel fronteggiare l’emergenza che ha bloccato il settore dei viaggi, consapevole che, una volta trascorso questo periodo difficile, le persone torneranno a viaggiare per ritrovare quella libertà di cui il virus ci ha privati.