Il “Superbonus Alberghi e Strutture ricettive” è un credito d’imposta dell’80% e un contributo a fondo perduto, che può arrivare fino ad un massimo di 100 mila euro per alberghi, agriturismi, campeggi, comporto turistico, fieristico, stabilimenti termali, balneari e parchi tematici. Il nuovo bonus istituisce un credito d’imposta e un contributo a fondo perduto indirizzati ad incrementare la qualità dell’offerta ricettiva in congruo con gli obiettivi perseguiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Capiamo meglio questo Superbonus 80% Alberghi.
Superbonus 80% alberghi: chi sono i beneficiari?
Indice argomenti
Coloro che possono beneficiare di tale bonus sono tanti, tra cui:
le imprese alberghiere;
le strutture ricettive all’aria aperta come i capeggi;
le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico, congressuale, stabilimenti termali, porti turistici;
le strutture che svolgono attività agrituristica.
Quali sono le spese ammissibili?
Questa agevolazione prevede un contributo sotto forma di credito d’imposta fino all’80% delle spese sostenute. Tutto ciò a decorrere dal 7 Novembre fino al 31 Dicembre 2024. Sono ammissibili di seguenti interventi:
efficienza energetica;
interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
riqualificazione antisismica;
spese per la digitalizzazione;
spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti;
interventi di manutenzione straordinaria , di restauro, di ristrutturazione edilizia;
realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali.
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari all’80% per cento delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione degli interventi sopra elencati.
Bonus Alberghi: contributo a fondo perduto
Al credito d’imposta si aggiunge anche un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili. Il cumolo tra i due incentivi è ammesso soltanto a condizione che non venga superato l’ammontare dei costi sostenuti. Il contributo a fondo perduto è riconosciuto per un importo massimo pari a 40.000 euro che può essere aumentato anche cumulativamente:
fino ad ulteriori 30.000 euro; qualora l’intervento preveda una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento;
fino ad ulteriori 20.000 euro qualora l’impresa o la società abbia i requisiti previsti per rientrare tra le azioni positive per l’imprenditoria femminile o nel caso di società cooperative e società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da giovani, o società di capitali le cui quote di partecipazione sono possedute in misura non inferiore ai due terzi da giovani e i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i due terzi da giovani, o imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo;
per le sedi operative che sono ubicate nei territori delle regioni di Abbruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia fino ad ulteriori 10.000 euro per le imprese.