La tassa di soggiorno, conosciuta anche con il nome di “imposta di soggiorno”, è una tassa che viene applicata su tutti coloro che che scelgono di soggiornare in strutture ricettive alberghiere ed extra- alberghiere come, ad esempio, in un b&b.
La prima tassa di soggiorno è stata introdotta l’ 11 Dicembre del 1910 dal re Vittorio Emanuele II, il quale decise di far pagare la tassa di soggiorno in tutti quei comuni che erano provvisti di stabilimenti idroterapici, stazioni climatiche e stazioni balneari.
Puoi successivamente con la legge del 24 Novembre 1938 si decise di estendere la tassa di soggiorno alle località turistiche di tutta Italia, lasciandola attiva fino al 1988; infine, nel 2011, più precisamente il 3 Marzo, la tassa di soggiorno è stata reintrodotta in Italia.
Dove e quando si paga
La tassa di soggiorno va pagata direttamente alla struttura dove si sceglie di alloggiare e varia in base alla tipologia di alloggio e alle stelle.
L’ importo della tassa di soggiorno varia, inoltre, da regione a regione; a Roma, infatti, la tassa di soggiorno può raggiungere persino i 10€ al giorno, mentre in tutto il resto d’ Italia non può in nessun caso superare i 5€, in armonia con il D.Lgs 14 Marzo 2911 n. 23.
Non tutti devono pagare la tassa di soggiorno!
La tassa di soggiorno devono pagarla tutti coloro “che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio”; infatti, in armonia con questa legge l’host deve necessariamente riscuotere la tassa di soggiorno in base alle linee guida del proprio comune di appartenenza.
Tuttavia, ci sono dei soggetti che sono esenti dal pagamento della tassa di soggiorno:
- gli ospiti minorenni: alcune strutture applicano questa legge fino ai 18 anni, altri invece fino ai 14; in ogni caso, però, i minori di 10 anni non sono mai, in nessuna circostanza, soggetti al pagamento della tassa di soggiorno;
- coloro che soffrono di forme gravi di disabilità, o sono malati;
- coloro che scelgono di pernottare presso gli ostelli della gioventù;
- coloro che hanno la residenza nello stessa città in cui si trova la struttura;
- coloro che alloggiano nella struttura come accompagnatori di ospiti disabili e malati;
- i genitori di quei soggetti malati e minori di 18 anni che soggiornano nella nostra struttura;
- gli accompagnatori turistici, di solito 1 ogni 25 ospiti, e gli autisti;
- tutti coloro che fanno parte delle forze armate.
Alcune strutture scelgono di far pagare la tassa di soggiorno solo in alcuni periodi dell’ anno, di solito nei periodi di media e alta stagione, altri invece richiedono un’ apposita certificazione da mostrare in hotel per coloro che ne sono esenti; non esistono leggi specifiche al riguardo: potrai scegliere tu qual è la soluzione più adatta per la tua struttura.