Vita in viaggio la parola a In viaggio con Lollo

Vita in viaggio la parola a In viaggio con Lollo
Vita in viaggio la parola a In viaggio con Lollo

Vita in viaggio la parola a In viaggio con Lollo

Per la nostra rubrica Vita in viaggio oggi diamo la parola a In viaggio con Lollo. Seguire i suoi consigli aiuterà la tua struttura ricettiva ad aumentare le vendite e a migliorare l’immagine del tuo brand. Non lasciarti scappare l’opportunità di migliorare la tua attività.

Parlaci di te e della tua attività

Sono una travel blogger dal 2013 perché amo viaggiare e scrivere di viaggi. Cerco sempre un approccio lento e profondo ai luoghi che visito. A colpirmi sono soprattutto l’atmosfera e l’accoglienza emanata, qualità che tento sempre di trasmettere a chi mi segue.

Com’è nata la tua attività?

La mia attività è nata in un momento di stallo lavorativo. Ho seguito le mie passioni (viaggi, scrittura e fotografia) e da allora non mi sono più fermata.

Cosa piace ai viaggiatori oggi?

Finire su Instagram, purtroppo. Dal mio punto di vista, se da un lato si aggiungono “paillettes” ai luoghi che si visita, dall’altro si rischia di perdere in profondità e in desiderio autentico di scoprire luoghi e persone.

Quali consigli dai agli albergatori?

Far sentire le persone a casa e mostrare la propria personalità in tutto: negli arredi, nell’accoglienza, nel cibo.

Strategie per gli albergatori per poter attirare un maggior numero di clienti o migliorare la propria visibilità attraverso un influencer

Invitare influencer davvero in target, che li colpiscano per la personalità e l’engagement con i propri follower, non per i numeri.

Secondo la tua esperienza, in base a quali criteri i viaggiatori scelgono una struttura ricettiva?

Di solito la comodità e l’economicità. Ma, da qualche tempo a questa parte, le caratteristiche “hygge” di un hotel lo rendono più attraente a utenti giovani.

Come possono collaborare con te le strutture ricettive per aumentare le vendite?

Invitandomi a tastare con mano la loro accoglienza e facendomi fare esperienze, non “semplicemente” dandomi una stanza senza poi nemmeno presentarsi.
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