Dopo una laurea in chimica industriale e parecchi anni passati a occuparmi di ambiente, ho aperto per gioco un blog di viaggi, Trippando.
Col tempo è diventato il mio lavoro, anche se adesso sono più un’imprenditrice digitale che una blogger.

Creo per Trippando contenuti sia in forma scritta che visuale e video e affianco le piccole aziende, non solo del settore turistico, per piccoli progetti di comunicazione. In particolare, creo connessioni tra piccole aziende e influencer o blogger/vlogger.

È stato un gioco di passaparola online: io amo fare gruppo con altri professionisti e non sono gelosa dei miei contatti e dei miei clienti. Quando le aziende (hotel, camping ecc.) hanno iniziato a chiedermi aiuto sulla comunicazione, io ho subito coinvolto altri blogger e influencer, ovvimente quelli adatti a quella situazione.

I viaggiatori in questo momento guardano alla sicurezza e alle distanze. Il piacere è stato – mi auguro momentaneamente – sospeso in favore del sicuro per sé e per la propria famiglia.

Credere nei blogger e negli influencer se hanno un progetto preciso e numeri reali e, magari, affidarsi a qualcuno che fa parte del mondo blogger/vlogger e influencer ed è capace di cogliere la realtà dei numeri e delle interazioni. Solo quelle permettono di convertire. Il resto sono soldi al vento!

Gli albergatori devono scegliere l’influencer giusto per il posto giusto. Ogni influencer è seguito da persone simili a lui/lei, che prendono da lui/lei ispirazioni per i loro viaggi. Inutile invitare un influencer open air in un boutique hotel: non convertirà mai nemmeno se ha un seguito esagerato!

I viaggiatori guardano e leggono le storie di altri viaggiatori. Gli influencer e i blogger/vlogger sono considerati come amici che danno consigli, ma… Ognuno segue gli influencer che hanno le stesse abitudini di viaggio!

Una visita in struttura per capire il target di riferimento. E poi, sulla base delle esigenze della struttura, si studia insieme come coinvolgere blogger, vlogger e influencer. Io preparo una rosa delle persone più in target, ma è l’azienda a scegliere tra essi i preferiti. Ovviamente ogni influencer avrà un obiettivo e una misura del ROI!