Voucher innovation per Hotel

Il sistema di Voucher per consulenza di innovazione sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa in tutta Italia. Proprio per questo motivo tantissime strutture alberghiere hanno deciso di fare richiesta del voucher. Questa misura funziona con l’introduzione di manager, che rendano attive le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. I finanziamenti destinati all’attuazione dell’intervento sono pari a 75 milioni di euro per ciascuna delle annualità 2019, 2020 e 2021.

Tempi e modalità per presentare la domanda

È possibile compilare la domanda per il voucher innovation per hotel fino al 26 Novembre 2019. Si possono presentare le domande tramite la procedura informatica.

L’iter di presentazione delle domande per ricevere il voucher è articolato in più fasi. Innanzitutto a partire dal 31 ottobre 2019 ci sarà una verifica preliminare del possesso dei requisiti d’accesso alla procedura informatica. In un secondo momento, dal 7 al 26 novembre 2019, ci sarà la compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni e dal 3 dicembre 2019 l’invio della domanda di accesso alle agevolazioni.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura a sportello, per cui le domande sono ammesse in base all’ordine cronologico di presentazione

Voucher innovation per hotel: a chi è rivolto?

Tali agevolazioni sono rivolte a chi possiede, alla data di presentazione della domanda, i seguenti requisiti:

  • qualificarsi come micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
  • non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”;
  • avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Dei voucher possono beneficiare anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti elencati sopra.

Quali sono le agevolazioni e le spese ammissibili?

L’agevolazione è costituita da un contributo sotto forma di voucher ed il massimo concedibile è differenziato a seconda delle tipologia di beneficiario. Per le micro e piccole imprese il contributo è pari al 50% dei costi sostenuti fino a 20 mila euro. Per le medie imprese il contributo è pari al 30% fino ad un massimo di 25 mila euro, ed infine, per le grandi imprese, come gli Hotel, il contributo è pari al 50% fino ad un massimo di 80 mila euro.

Le spese ritenute ammissibili sono quelle sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica di un manager iscritto all’elenco costituito dal Ministero dello sviluppo economico oppure indicato da una società iscritta nello stesso elenco e che sia indipendente dall’impresa. I fondi destinati alle imprese devono essere finalizzati al supporto dei processi di innovazione e trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, per cui il manager deve occuparsi di:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security;
  • integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  • programmi di open innovation.